Prima centinaia di messaggi minatori, poi l’irruzione in casa della ex moglie e le botte. E’ con la pesante accusa di stalking che i carabinieri hanno arrestato un 30enne di Gropparello accusato di aver malmenato la ex consorte di 27 anni dalla quale era separato da tempo. Il contesto in cui è maturato l’arresto è quello di difficili rapporti tra i due ex coniugi. Il fatto che ha originato il fermo è avvenuto sabato quando l’uomo si è presentato a casa della ex. Con una scusa si è fatto aprire la porta e l’ha picchiata, tanto che la donna è dovuta ricorrere alle cure del Pronto soccorso. In precedenza il 30enne l’aveva tormentata con centinaia di messaggi. Alla fine il provvedimento di arresto emesso dal gip di Piacenza.
LA VICENDA – Nella tarda serata i militari della Stazione di Gropparello e del Nucleo Operativo della Compagnia di Fiorenzuola, hanno tratto in arresto, in esecuzione di un ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dall’Ufficio Gip del Tribunale di Piacenza, A.M., classe 1983, operaio di Gropparello, poiché resosi responsabile di atti persecutori, lesioni, violazione di domicilio aggravata, e furto.
La misura scaturisce dalle immediate indagini svolte da militari della Stazione di Gropparello a seguito di un aggressione, avvenuta in data 9 novembre, nei confronti della moglie con la quale da circa due mesi aveva interrotto la relazione.
Nell’occasione l’uomo, recatosi presso l’abitazione della donna, dopo aver sfondato la porta, l’aggrediva con calci e pugni provocandole lesioni giudicate guaribili in gg 6 oltre a danneggiare le suppellettili presenti nell’abitazione. Successivamente si appropriava delle chiavi dell’autovettura della donna con la quale si allontanava. L’immediato intervento dei militari consentiva di rinvenire l’autovettura abbandonata nei pressi del cimitero di Gropparello mentre l’uomo riusciva a far perdere le proprie tracce.
Nella circostanza i militari appuravano altresì che nei dieci giorni precedenti l’uomo aveva inviato alla donna un migliaio di Sms dal tenore minatorio e con esplicite minacce di morte, tanto da provocare nella donna un perdurante stato d’ansia ed ingenerare nella stessa un fondato timore per l’incolumità propria e dei propri familiari. L’uomo aveva addirittura “preannunciato” con un sms l’incursione presso l’abitazione della donna, poi effettivamente verificatasi.
I militari hanno provveduto immediatamente a informare dell’accaduto la Procura della Repubblica di Piacenza, nella persona del Pm Emilio Pisante, che altrettanto solertemente ha ottenuto l’ordinanza di custodia cautelare in carcere, avendo il Gip ravvisato il concreto pericolo di reiterazione del reato.
L’uomo è stato rintracciato a Piacenza e, dopo le formalità di rito, trasferito presso il carcere delle Novate.