La Bakery volley continua a mietere vittime nel girone B di B1 femminile. Sono ormai 4 i successi delle biancorosse in altrettante gare di regular season. Fino a questo momento Nicolini e compagne hanno lasciato per strada un solo set; per il resto percorso netto.
Una delle artefici di questa prova di forza è senz’altro Jenny Arnoldi: l’opposto dello scacchiere di Franco Corraro analizza il momento più che positivo della sua formazione, guardando già alla difficile sfida del Pala Franzanti di sabato, ore 17 contro Martignacco UD.
Sei uno dei punti cardine della Bakery di Franco Corraro. Quali le responsabilità e le pressioni, quali, invece, i vantaggi?
Le responsabilità sono ovviamente alte, ma lo sono per me come per ogni singolo membro di questa rosa.: ognuno ha il suo ruolo e cerca di svolgere al meglio il suo compito. La pallavolo in tal senso è veramente uno sport di squadra: una giocatrice, per quanto forte, non può vincere da sola la partita, c’è bisogno del contributo di tutte. Io stessa cerco di dare stabilità alla ricezione e alla difesa e di rendermi pericolosa in attacco e al servizio per essere spendibile in ottica di squadra.
Quanto ai vantaggi, giocare in una formazione di questo livello è sempre molto bello, perché riusciamo ad esprimere sempre una buona pallavolo
Un gruppo di grande qualità a livello tecnico, come dimostrano le 4 vittorie consecutive. Troppo presto per parlare di fuga?
Secondo me è prematuro: è vero siamo prime e siamo partite nel migliore di modi, ma mancano ancora tutti gli scontri diretti e il campionato è solo nella sua fase iniziale. Il nostro obbiettivo è ovviamente quello di incrementare il più possibile questo vantaggio, mantenendo la nostra pallavolo sempre su alti livelli.
Con Trento siete uscite soprattutto con gli ultimi palloni dei 3 set. Quale la differenza fra voi e Trento?
Con Trento è stata una bella sfida. Loro sono una formazione giovane e di qualità: non è stata una partita facile. Secondo me a fare la differenza è stata soprattutto la costanza: il nostro merito è quello di essere state complete, con una prestazione positiva in tutti i fondamentali. Trento, invece, è stata più altalenante: hanno alternato buone fasi in difesa, ad altre in battuta, ma non hanno saputo dare continuità al loro gioco.
Qual è il segreto di questa squadra a livello tecnico?
Il fatto che ci completiamo tutte sul campo. Ognuna, come dicevo, cerca di svolgere al meglio i suoi compiti e questo ci rende forti su ogni fondamentale: è una cosa molto importante, perché non ci sono “anelli” deboli che possono essere sfruttati dai nostri avversari. Certo possiamo avere dei cali, a livello fisico o mentale, ma a livello di tecnica, con due ragazze che hanno vinto lo scudetto lo scorso anno in rosa, credo ci sia poco da dire.
Sabato c è Martignacco Udine. Come affronterete questa partita?
Come tutte le altre, cercando di vincere. Ad ogni partita il nostro obbiettivo è quello di esprimere la nostra pallavolo, imponendo i nostri ritmi ed il nostro gioco. Questo significa che non dobbiamo essere noi ad adattarci agli avversari, al contrario dovremo essere noi a fare la partita.
Che tipo di indicazioni ti hanno dato queste prime 4 partite a livello di campionato?
Anche se siamo solo alla quinta di campionato posso dire che la Bakery ha fatto dei passi da gigante. Quando ci siamo ritrovate in sede di preparazione questa era fondamentalmente una squadra in cantiere: la rosa è stata praticamente ricreata dal nulla e quindi tutte dovevamo conoscerci. Ora siamo un gruppo compatto, sia in campo che fuori: sabato scorso, in ritorno da Trento, cantavamo a squarciagola come matte, nonostante nessuna di noi sia propriamente intonata. Questo può far capire che tipo di atmosfera si respiri nello spogliatoio. Ovviamente un clima del genere non può che aiutare a lavorare nel migliore dei modi.