"La mozione di sfiducia all'assessore Tarasconi proposta dalle minoranze in Consiglio Comunale è un'iniziativa quanto meno curiosa". Inizia così una nota inviata alla redazione dal neoeletto segretario cittadino del Partito democratico dopo la presa di posizione particolarmente dure da parte di Pdl, Fratelli d'Italia, Lega, M5S e gruppo misto contro l'assessore comunale al commercio Katia Tarasconi: "Nulla di personale – avevano detto l'altro giorno i rappresentanti delle minoranze – ma di fronte all'inefficacia delle azioni per favorire il rilancio dei consumi e quindi del commercio a Piacenza non possiamo che chiedere le dimissioni dell'assessore responsabile".
"Com'è noto – scrive Sckokai – non è nei poteri del consiglio la revoca di un'assessore, che è legata al sindaco da un rapporto fiduciario. Peraltro, anche nel merito, come ha già detto con chiarezza il sindaco Dosi, l'assessore Tarasconi ha lavorato bene e ha ricevuto apprezzamenti trasversali dalle associazioni di categoria, in particolare nella cosiddetta cabina di regia istituita a Palazzo Gotico proprio per affrontare le tematiche relative al centro storico. Addossare all'assessore Tarasconi le responsabilità della crisi, delle serrande chiuse e della riduzione dei consumi è evidentemente un'operazione strumentale e fuori dalla realtà".
E prosegue: "Così come ha il sapore del tentativo di imboscata la richiesta del voto segreto sulla mozione. Evidentemente qualcuno pensa di poter raccogliere qualche consenso che vada al di là dei banchi delle minoranze. Su questo punto credo proprio di poter dire fin da ora che il PD sarà compatto nel difendere l'operato dell'assessore e che tutto si risolverà in una bolla di sapone, lasciando le minoranze con un pugno di mosche in mano".
"Credo che le opposizioni farebbero un servizio migliore – conclude il segretario cittadino del Pd – se, invece che impegnarsi in mozioni di questo tipo, proponessero iniziative concrete e realizzabili per contribuire al rilancio commerciale del centro storico".