Anche se in maniera non drammatica, anche a Piacenza si fa sentire eccome l'emergenza abitativa. Soprattutto sono sempre maggiori le persone che non riescono a pagare l'affitto. Un problema che non riguarda soltanto la popolazione straniera, ma sempre di più anche il ceto medio (quello più colpito dalla crisi) con tante famiglie che si rivolgono ai servizi sociali del Comune perché non riescono a pagare il canone di locazione. Un numero è abbastanza eloquente: ogni mese vengono pronunciati 60 sfratti. E così per affrontare questa emergenza, il Comune ha deciso di aprire un bando rivolto in particolare a chi non riesce a pagare l'affitto a causa della perdita del lavoro. Il bando sarà pubblicato dalla prossima settimana e verrà chiuso a fine gennaio 2014 allo scopo di raggiungere più utenza possibile. Le persone che potranno presentare la domanda sono di tre fattispecie: un nucleo chiamato in giudizio dal privato, ma con procedimento non ancora arrivato alla fase esecutiva dello sfratto; chi vive ancora in casa, è moroso da almeno sei mesi e il locatore sta per sfrattarlo; famiglie già sfrattate che si trovano nella posizione di trovare un'altra casa (dove il Comune si fa garante della caparra e anche delle prime utenze). Palazzo Mercanti mette a disposizione una somma complessiva di 141mila euro (di cui 106mila euro stanziati dalla Regione). I contributi possono variare a seconda del reddito Isee da 1500 a 2500 euro e vengono dati direttamente al proprietario in cambio della garanzia di non adire le vie legali (procedimento sfratto) nel periodo "coperto" dal contributo. "Un bando per certi versi sperimentale" ha spiegato l'assessore Giovanna Palladini, che tuttavia segna un passaggio nuovo rispetto al passato, quando i contributi per l'affitto spesso venivano polverizzati (tante erano le richieste) in quote risibili da 50 o 100 euro. "Il Comune aveva necessità di trovare metodi più efficaci per affrontare l'emergenza. Sappiamo che le risorse sono scarse, ma è necessario intervenire con tempestività". Il sindaco Paolo Dosi ha rimarcato l'importanza di questo nuovo strumento. "Sempre più famiglie soffrono di questo problema, ce ne rendiamo conto tutti i giorni con i nostri servizi sociali. Sappiamo che non sono interventi risolutivi. Sono azioni di tamponamento che vanno a intercettare una fascia di possibili utenti che è inferiore rispetto al bisogno complessivo. Tuttavia nel limite del possibile si cerca di dare risposte differenziate per contenere l'emergenza". "A Piacenza bisogna dire che il fenomeno è meno presente che altrove – ha detto Maurizio Mazzoni di Confedilizia – grazie anche al Comune che ha mantenuto il canone Imu al 4 per mille, quindi un canone calmierato. Ci auguriamo che anche per gli anni futuri confermi questi canoni agevolati". Presente alla conferenza stampa anche l'avvocato del Sunìa (sindacato inquilini), Daniele Pizzaghi. "Siamo di fronte a un'emergenza morosità molto rilevante. Ogni martedì almeno una ventina di sfratti per morosità vengono pronunciati, la maggior parte dei casi per situazioni di conduttori che non sono più in grado di pagare il canone. Ci auguriamo e siamo convinti che il bando funzionerà".