Gli effetti della crisi si fanno ancora sentire, specialmente sui commercianti dei negozi di vicinato. Tuttavia a una tradizione come le luminarie di Natale non si rinuncia dato che “sicuramente sono un fattore attrattivo per i piacentini”. E così il 23 novembre in piazza Cavalli, così come l’anno scorso, si venderanno contemporaneamente 400 arcate di luminarie in centro storico e non solo: Corso Vittorio Emanuele, Via Cavour, Piazza Duomo, viale Beverora, via Mazzini, viale Dante e tante altre ancora. Oltre 500 i commercianti che hanno aderito per una spesa complessiva di 50 mila euro (80/100 euro la spesa per ogni singolo negoziante), di cui 5 mila dati dal Comune a titolo di contributo per le spese energetiche (stessa cifra dell’anno scorso). Non è stata un’operazione semplice mettere d’accordo tutti. Qualche commerciante (come nel primo tratto del corso tra la statua di Sant’Antonino e il dolmen) non ha aderito, “ma – hanno spiegato l’assessore al Commercio Katia Tarasconi e la vicepresidente di Unione commercianti Alessandra Tampellini – sono una minoranza. Tutti, e non solo i commercianti ma anche realtà come Iren e Ina,channo capito quanto è importante essere legati alle tradizioni. E per noi il periodo natalizio è davvero importante”. Oltre all’Unione commercianti partecipa anche Confesercenti. Samuelli: “È vero, in questo momento di crisi per i commercianti è difficile. Ma aderire all’iniziativa delle luminarie dimostra quanto siano legati alla tradizione”. Insieme all’accensione delle luminarie partirà anche la festa del piccolo commercio.