Acqua, Trespidi e sindaci al lavoro per decidere la nuova gestione

L'ufficio di presidenza di Atersir (Agenzia territoriale dell'Emilia Romagna per i servizi idrici e i rifiuti) è tornato a riunirsi questa mattina per discutere del futuro modello di gestione del servizio idrico. Accanto al confronto in atto con il presidente di Iren Francesco Profumo per la possibile definizione di un accordo relativo ai passati mancati investimenti nel Piacentino (e che dovrebbe risolversi nella prossima riunione prevista per la metà di novembre), il presidente della Provincia Massimo Trespidi e i sindaci del territorio avevano infatti parallelamente avviato a inizio 2013 un percorso finalizzato a valutare la possibilità di cambiare rotta in merito ad un differente modello di gestione del servizio idrico (si ricorda infatti che è scaduta la concessione dell'attuale gestore). Il punto di partenza è stato il modello della Provincia di Reggio Emilia, che ha costruito un iter partecipato per la realizzazione di un nuovo modello gestionale dei servizi idrici che si impone come possibile scelta nell'ambito dell'affidamento ex-novo degli stessi servizi (nel dicembre 2011 è cessato il periodo decennale di salvaguardia stabilito dalla legge regionale). L'incontro di questa mattina – alla presenza dei consulenti di Atersir – ha consentito di iniziare a valutare le analisi legali, economiche e finanziarie generali e le verifiche più specifiche, tecniche ed economiche sulla situazione locale prodotte da aprile ad oggi. Le ipotesi iniziali per la gestione del servizio, lo si ricorda, erano tre: l'affidamento a gara, l'affidamento a società miste con socio privato scelto a gara e l'affidamento in house.

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Una volta completata la discussione nell'ambito dell'ufficio di presidenza, sarà convocato entro il prossimo 30 novembre, il Consiglio locale di Atersir che, nei mesi scorsi, aveva dato mandato di formulare una proposta sul futuro della gestione idrica del territorio e il confronto sarà allargato ai soggetti portatori di interesse. Al Consiglio sarà sottoposta l'ipotesi individuata dall'ufficio di presidenza: il territorio sceglierà dunque il proprio futuro nell'ambito della gestione dei servizi idrici.