Cordata della solidarietà, ecografo donato alla Medicina di Fiorenzuola

Cordata di solidarietà a favore dell’ospedale della Val d’Arda. Dieci aziende del territorio hanno donato un ecografo portatile per il reparto di Medicina e lungodegenza. Tecnicamente avanzato e molto compatto, lo strumento permette di effettuare importanti indagini diagnostiche al letto del paziente, fornendo ai medici elementi di valutazione essenziali soprattutto in situazioni clinicamente complesse o critiche.

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“Per il nostro lavoro quotidiano – sottolinea Giuseppe Civardi, direttore del reparto – questo ecografo è prezioso e funzionale e subito è stato utilizzato a pieno regime dai colleghi”. “Quando abbiamo malati anziani o particolarmente fragili, anche i trasporti per indagini diagnostiche creano disagio. Poter effettuare gli esami direttamente in stanza è più semplice e confortevole per i pazienti stessi. Inoltre, soprattutto in ambito cardiologico, vascolare e addominale, una valutazione veloce e non invasiva com’è quella dell’ecografo permette di assumere decisioni in tempi brevi e ottimizzare le terapie”. 
Lo strumento, che ha un valore di circa 50mila euro, è stato acquistato dall’associazione Fiorenzuola oltre i confini, che si è assunta il compito di raccogliere le donazioni effettuate dalle aziende Alberti e Santi s.r.l., Biffi spa, Comeri srl, Gozzi Marco & C.  snc, ICOP Oleodinamica, Rota Guido srl, Siderpighi spa, System Car srl, TECO srl e Well Equipment International srl. Alla raccolta fondi hanno partecipato anche i dipendenti della Biffi, che hanno organizzato iniziative interne per contribuire.
“Con questo gesto – ha detto Luigi Peveri a nome degli imprenditori che hanno donato l’ecografo – vogliamo dire che Fiorenzuola è vicina all’ospedale”. “Siamo molto grati alle aziende – aggiunge il direttore generale Ausl Andrea Bianchi – che hanno donato questo ecografo. Gli imprenditori e i dipendenti che hanno partecipato a questa raccolta fondi si sono dimostrati sensibili alle esigenze dei pazienti”. “È per noi motivo di soddisfazione constatare che la comunità ha a cuore il proprio ospedale e partecipa in prima persona a migliorare il comfort, venendo incontro a quelle piccole esigenze degli operatori che possono contribuire a qualificare ulteriormente l’assistenza ai malati”. “Questa esperienza dimostra come dallo sforzo di tante aziende, socialmente responsabili e che hanno a cuore il loro ospedale, si può arrivare a concretizzare un progetto importante, anche dal punto di vista economico”. 

“Oggi un ecografo è per un’internista – ha aggiunto Fabio Fornari, direttore del dipartimento di Medicina generale dell’Ausl di Piacenza – lo strumento principe, come una volta ero lo stetoscopio. Attraverso questo apparecchio abbiamo a disposizione una mano, un occhio, un orecchio in più. Poterlo avere al letto del paziente è determinante. In questo settore i professionisti di Fiorenzuola, il dottor Civardi in testa, sono stati tra i primi a distinguersi in ambito nazionale e tutta l’equipe sta crescendo molto. In più questa Medicina è veramente il reparto più bello di tutta la provincia: su questo bisogna investire per il futuro. Non solo sui muri, ma anche e soprattutto sulle professionalità e sulle tecnologie”. 

“Dobbiamo ricordarci – ha aggiunto Sandro Loschi, presidente onorario di Fiorenzuola Oltre i confini – che solidarietà vuol dire fare azioni concrete per risolvere i problemi. Anche in questo caso il nostro contributo come volontari è andato in questa direzione: abbiamo svolto, com’è nelle nostre competenze, le pratiche amministrative, raccogliendo i fondi donati dalle aziende e acquistando lo strumento”.

Il reparto di Medicina e Lungodegenza di Fiorenzuola è organizzato secondo un modello assistenziale per intensità di cura. L’equipe segue il paziente per tutto il decorso della malattia, dalla fase critica (con letti monitorati) a quella acuta, per arrivare poi alla stabilizzazione delle sue condizioni e alla riabilitazione. Nel reparto operano nove medici diretti dal dottor Civardi e due team assistenziali coordinati da Vittoriella Cabrini e Natalia Catalini. I posti letto sono 40 (8 di area critica e 32 di degenza ordinaria) e 16 di lungodegenza. Nelle otto postazioni per acuti vengono gestiti anche pazienti cardiologici acuti. Complessivamente, i malati che sono ricoverati in un anno sono circa 2mila. Il reparto effettua poi anche prestazioni specialistiche (circa 1500) con ambulatori dedicati alle malattie respiratorie, al diabete, alla prevenzione cardiovascolare, alla medicina interna e all’ecografia internistica.