Venezia, 27 ottobre – Anche quest’anno, per il 8°anno consecutivo, l’organizzazione piacentina Africa Mission – Cooperazione e Sviluppo ha partecipato all’importante manifestazione con la campagna di solidarietà “Run for Water Run for Life – Corri per l’acqua, Corri per la vita”, finalizzata alla perforazione e riabilitazione di pozzi per l’acqua potabile in Uganda. Grazie alla campagna in questi anni sono stati complessivamente 14 i nuovi pozzi realizzati e 10 quelli riattivati nel Paese africano, per oltre 16.000 beneficiari diretti raggiunti. Gli altri progetti di solidarietà legati alla manifestazione erano “Bimbingamba”, di cui è testimonial Alessandro Zanardi, per la costruzione di protesi ai bambini, e “TELETHON” per la ricerca.
Africa Mission – Cooperazione e Sviluppo è stata presente fin da giovedì 24 ottobre con un proprio stand informativo durante Exposport, la fiera dello sport allestita nei giorni precedenti la Maratona, nel corso della quale i volontari del della Sede di Piacenza e della Sede di Africa Mission -Cooperazione e Sviluppo di Treviso, hanno portato anche una testimonianza sul proprio operato in Uganda. Lo stand è stato visitato anche da Alex Zanardi e dal campione olimpico di maratona ad Atene 2004 Stefano Baldini. Nella mattinata di sabato migliaia di persone hanno partecipato poi alle tre “Family Run”, le corse non competitive legate alla Venicemarathon.
E' ancora una volta dominio africano alla 28^ Venicemarathon, con le vittorie di Nixon Machichim tra gli uomini (2h13'10") e di Mercy Jerotich Kibarus (2h31'12") tra le donne. Lampi d'azzurro, però, con la grande prestazione di Andrea Lalli, che al suo esordio sulla distanza è stato capace di un ottimo terzo posto con il buon tempo di 2h14'26". L'atleta delle Fiamme Gialle è riuscito a stare nel gruppo dei primi fin dopo il 30° km, quando sul Ponte della Libertà c'è stato l'attacco del terzetto keniota composto da Titus Kwemoi Masai, Raymond Kiplagat e Nixon Machichim. Quest'ultimo è poi riuscito a sopravanzare Kiplagat solo dopo una bella volata, mentre Lalli è stato bravo nel dosare al meglio le forze e rimontare Masai, crollato negli ultimi chilometri, guadagnandosi così un prestigioso podio.
"Che gara dura! – le prime parole di uno stremato Andrea Lalli subito dopo l'arrivo – è andata molto bene fino al 30° chilometro, poi dal 33° in poi sono rimasto da solo ed è stata dura affrontare così il Ponte della Libertà". "Pensavo di arrivare quarto – continua Lalli – ma poi davanti a me ho visto Masai, ho stretto i denti e sono riuscito a superarlo per un terzo posto che mi riempie di gioia". Un azzurro non saliva sul podio della Venicemarathon da 2006, quando l'ultimo a riuscirci fu Alberico Di Cecco, anch'egli terzo
Non ha tradito le attese neppure Alex Zanardi, che in sella alla sua handbike con la quale si è laureato campione olimpico e mondiale, ha trionfato con il tempo di 1h11'45", piegando la resistenza di un bravissimo Claudio Mirabile, al traguardo in 1h15'24". "Siamo stati assieme fino al 30° chilometro – ha dichiarato a caldo Zanardi – poi Claudio mi ha detto di andare perché non ce la faceva più a tenere il ritmo". "Mio padre – continua l'ex campione di Formula 1 – mi diceva che quando si fa una gara bisogna sempre dare il massimo. A 47 anni penso di aver raggiunto obiettivi importanti in questa disciplina, però non mi risparmio mai. Proprio per questo ho già pronta una nuova sfida: domenica prossima correrò la Maratona di New York non più con l'handbike, ma con la wheelchair dell'atletica paralimpica".