Lesioni gravi a un detenuto, a processo due dottoresse dell’Asl di Piacenza

Lesioni colpose gravi. E’ l’accusa di cui devono rispondere due dottoresse all’epoca dei fatti, tre anni fa, dipendenti dell’Asl e in servizio presso l’infermeria del carcere delle Novate. Lesioni gravi di cui è rimasto vittima un detenuto 39enne originario di Ravenna che ancora oggi porta le conseguenze di quello che la procura della Repubblica ritiene un trattamento medico totalmente sbagliato. Parliamo di alcune iniezioni che le due dottoresse avrebbero praticato al detenuto in seguito alle quali sarebbe insorto un’infezione poi degenerata in ascesso tanto esteso e profondo (dal gluteo al dorso e all’inguine) da imporre il ricovero in ospedale e un delicato intervento chirurgico.

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L’uomo è stato costretto a muoversi con le stampelle per quasi un mese e mezzo e l’operazione gli ha provocato una lesione decisamente evidente; tutte ragioni per le quali oggi, che ha scontato la sua pena ed è di nuovo libero, ha deciso di costituirsi parte civile per tramite del suo avvocato di fiducia Eleonora Carini nell’ambito del processo iniziato questa mattina in tribunale a Piacenza di fronte al giudice Elena Stoppini con Giulio Massara pm d’udienza.

Oggi dunque le fasi iniziali con, appunto, la costituzione di parte civile e l’ammissione della lista dei testimoni (sono tredici). Le due imputate sono difese dagli avvocati Paolo Veneziani e Giovanni Capelli e nella prossima udienza, già fissata per il 27 novembre, verrà ascoltata la versione dell’ex detenuto parte offesa.