«Orgoglioso e combattivo». Così l'onorevole ed ex segretario nazionale del Pd Pierluigi Bersani ha definito Mario Cravedi durante il suo intervento di fronte alla Domus Maccini e di fronte a una folla di autorità, di ex partigiani, di ex compagni del Partito comunista e di cittadini comuni intervenuti per dare l'ultimo saluto proprio a lui, a Mario Cravedi, per oltre un decennio presidente dell'Anpi, partigiano e deputato comunista per due legislature e scomparso l'altro giorno all'età di 85 anni.
Un uomo d'altri tempi che ha lasciato un segno profondo nella comunità in cui ha sempre vissuto, nella "sua" Piacenza. Un uomo apprezzato e stimato da tutti, anche da chi negli anni del Pci e in tempi più moderni non condivideva con lui idee politiche ma che, oggi come allora, ne ha sempre apprezzato l'onestà, la purezza d'animo e la tenacia. Una stima bipartisan evidente anche oggi alla celebrazione laica, senza crocifissi ma con bandiere dell'Italia e dell'Associazione nazionale partigiani; senza Ave Maria ma con "Oh bella ciao!" cantata ad alta voce da tutti, Bersani in testa, e poi dal sindaco Paolo Dosi, dagli assessori, dai vecchi compagni di partito e di associazione.
La prova di quanto fosse apprezzato Mario Cravedi era nella presenza di personalità politiche come Roberto Pasquali della Lega Nord, di Fabio Callori e Jonathan Papamarenghi del Pdl dei tanti altri che di certo non hanno nel loro curriculum politico la militanza nella sinistra. Eppure c'erano ed hanno applaudito all'uomo che è stato Mario Cravedi, hanno abbracciato i fratelli, i nipoti, i pronipoti. C'erano tutti, i Cravedi: famiglia in vista a Piacenza, stimati professionisti della fotografia e del video come il fratello Prospero, un'istituzione nel settore, e i nipoti Gianni ed Ettore con le mogli.
«Per noi della famiglia lo zio è sempre stato un punto di riferimento in assoluto – dice Gianni Cravedi – E oggi, in questi giorni di grande dolore per la perdita, ci rendiamo conto più che mai che lo è stato anche per tutta la città di Piacenza, per tutta la comunità. I valori che hanno fatto parte della sua vita sono valori importanti per tante persone, per tutti direi; valori come la democrazia, la libertà, l'impegno politico e civile. Siamo molto addolorati per la perdita di Mario ma siamo anche contenti che i suoi valori e la sua vita siano serviti agli altri, alla comunità. Noi, e intendo le giovani generazioni, l'Anpi, le istituzioni, i cittadini, speriamo di essere in grado di portare avanti questi valori e questi ideali».
Un saluto commosso a Mario Cravedi che ha avuto come degna chiosa finale le parole, sentite e commosse, dell'amico Pierluigi Bersani, il qualche l'ha definito «un piacentino come pochi, un piacentino tutti i giorni»; «Credo proprio che oggi possiamo salutarlo serenamente – ha concluso Bersani – perché Mario era contento della sua vita, contento dei suoi affetti, delle sue battaglie, dei suoi ideali. Era un uomo che nella storia della sinistra piacentina, e credo proprio anche italiana, meriti un posto particolare e si dovrà approfondire meglio la figura di questo grande piacentino».