Un gemellaggio fra tre importanti società sportive piacentine, che mantengono la propria identità e autonomia, ma che al contempo iniziano a collaborare, facendo leva su una filosofia sposata in comune. Questo il presente, poi in futuro non è da escludere che si tenti la carta della polisportiva, discorso comunque prematuro al giorno d’oggi. E’ questa la fotografia attuale dell’accordo che unisce Piacenza Pallanuoto, Piacenza Rugby e Canottieri Nino Bixio, che domenica scorsa al “Beltrametti” hanno ufficializzato (in una cornice festosa alla presenza anche del sindaco di Piacenza Paolo Dosi) il gemellaggio prima dell’incontro di rugby tra Piacenza Rugby e Tirreno.
A spiegare la genesi di questa sinergia è Alessandro Cighetti, presidente del Piacenza Pallanuoto. «L’idea – spiega Cighetti – è nata quattro mesi fa, quando sono stato nominato anche vicepresidente del Piacenza Rugby. Mi ero confrontato con Laura Radice, presidentessa della Nino Bixio, per cercare di fare qualcosa insieme sul settore acqua e così abbiamo iniziato a lavorare in sinergia. Successivamente, Daniele Margarita è diventato presidente del Piacenza Rugby e ha visto con entusiasmo questa iniziativa».
«In che cosa consiste? In una collaborazione concreta: per esempio – aggiunge -, la pallanuoto utilizza già alcuni spazi acqua della Nino e noi ospitiamo d’inverno i bambini che praticano rugby, mettendo a disposizione i nostri spazi alla piscina Raffalda. Inoltre, contiamo di mettere a disposizione i campi a Le Mose per le varie attività della Nino Bixio. Al momento, si tratta di una collaborazione fra società autonome, in futuro potremmo puntare a realizzare una polisportiva».
«Questo gemellaggio – spiega il neo-presidente del Piacenza Rugby, Daniele Margarita – è possibile grazie a una filosofia comune che va al di là delle differenti discipline sportive praticate. Il nostro intento è quello di offrire un’offerta sportiva maggiore ai giovanissimi, sapendo che poi quando cresceranno potranno scegliere lo sport preferito. Organizzeremo varie iniziative in comune, tra le quali probabilmente anche un centro estivo. L’idea-polisportiva? Potrebbe essere un obiettivo verso il quale convergere in futuro. Nel frattempo, abbiamo chiesto all’amministrazione comunale di Piacenza di prolungare la corsa dell’autobus, che attualmente finisce al cimitero, fino alla zona dei campi di via Agricoltura, affinché le strutture diventino più fruibili per i giovani».
«Siamo tutti consapevoli – chiude il cerchio Laura Radice, presidente della Canottieri Nino Bixio – dell’importanza dell’avviamento allo sport per i giovanissimi e della trasmissione dei valori. Tre società storiche del panorama piacentino stanno collaborando insieme per ampliare l’offerta ai giovanissimi e anche per avere un supporto reciproco per le squadre agonistiche. Per quanto riguarda l’idea di una futura polisportiva, la vedo come un’idea bella ma forse difficilmente praticabile».