Sono 250/300 i lavoratori piacentini a rischio nel settore della cooperazione sociale se non si argina l'aumento dell'Iva dal 4 al 10% su asili, ospizi, assistenza domiciliare, comunità per minori, centri per disabili. Con essi anche i servizi attivi nella nostra città rischiano di subire un taglio del 10%. Per questo Legacoop e Confcoop, con i rispettivi presidenti Maurizio Molinelli e Francesco Milza, hanno rivolto un accorato appello alle istituzioni locali, Comune e Provincia, affinché si attivino, parallelamente a quanto avviene in tutta Italia, per porre un freno ai commi della legge di stabilità (488, 489 e 490 dell'articolo 1) che prevede l'aumento dell'aliquota. La realtà delle coop sociali a Piacenza vanta numeri importanti: sono 52 per un fatturato complessivo di oltre 81milioni di euro. I soci sono 2343 mentre gli occupati 2540. La nuova aliquota del 10% si applicherebbe alle prestazioni socio sanitarie educative rese dalle cooperative sociali in esecuzione di contratti di appalto e di convenzioni in generale. Con l'aumento del 150% dell'Iva una quota del 6% del costo dei servizi di welfare resi a persone svantaggiate affidati dai comuni alle cooperative sociali finirà alle casse statali il contrappasso della sussidiarietà. Gli enti locali per far fronte all'aumento dell'Iva di sei punti percentuali con le medesime risorse del 2013 nel 2014 forniranno meno servizi sociali agli italiani: si taglieranno i servizi di inclusione sociale proprio alle fasce più deboli della popolazione. L'appello che, con forza, Confcooperative e LegacoopPiacenza, sotto l'egida dell'alleanza delle cooperative italiane, rivolgono ai sindaci della provincia è quello di voler coinvolgere i propri consigli comunali su questo tema sottoponendo alla loro approvazione una mozione per il mantenimento dell'Iva per le prestazioni di servizi sociosanitari ed educativi resi dalle coop al 4%. Il presidente della Provincia Massimo Trespidi e il sindaco Paolo Dosi hanno promesso che la mozione verrà discussa dei rispettivi consigli quanto prima. Trespidi: "Raccogliamo e rilanciamo questa giusta battaglia che è quella di impedire l'aumento dell'aliquota Iva su servizi a fortissima rilevanza sociale. Da parte del Consiglio provinciale l'impegno, entro fine mese, ad approvare la mozione. Spero che il Governo Letta-Alfano metta rimedio alla sciagura. La sussidiarietà deve essere difesa dal basso. I due grandi partiti devono fare la loro parte. Le realtà delle coop sociali sono realtà di riferimento per Pdl e Pd". D'accordo anche Dosi: "Se passasse questa norma sarebbe un dramma. Abbiamo sempre detto di voler mantenere alto il livello dei servizi alla persona. Il problema è che questi cambiamenti normativi rischiano di minare gli stessi servizi".