Regolamento Unioni Civili, in commissione scoppia la bagarre

Il centrodestra canta vittoria, il centrosinistra pure. In realtà il risultato, intorno al regolamento per le unioni civili che da tempo immemore giace all’esame delle commissioni 1 e 3 congiunte, è la bagarre più assoluta. Un impasse procedurale – legato alla possibilità o meno di votare gli oltre quaranta emendamenti presentati al testo in sede di commissione – provoca tensioni, imbarazzi e un esito quantomeno equivoco. Alla fine si è scelta l’opzione del ritiro di tutti gli emendamenti, compresi i 13 del Pd, e di votare il Regolamento così come era in origine. Il testo è passato con i voti del centrosinistra (anche se vanno ravvisati la non partecipazione al voto del capogruppo Daniel Negri e l’astensione di Stefano Borotti, entrambi democratici) e approderà così com’è in Consiglio comunale nonostante da mesi le varie forze politiche ritenessero che il testo dovesse essere modificato. Ecco perché secondo Pdl e Forza Italia il ritiro degli emendamenti rappresenta una loro vittoria: il centrodestra ride sotto i baffi prefigurando pesanti divisioni in maggioranza su un tema così delicato. Dal canto suo la coalizione di governo canta vittoria per aver fatto fare un passo in avanti al testo proposto, tra gli altri, dalla consigliera Giulia Piroli. Differenti punti di vista, destinati a riesplodere in Consiglio comunale, con un unico punto fermo: le critiche agli uffici comunali che sono piovute in maniera bipartisan, accusati di non essersi espressi compiutamente sull’inghippo regolamentare. 

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