Torino ha ospitato nei giorni scorsi il congresso dell’Associazione internazionale di logopedia e foniatria (Ialp), nel quale si sono incontrati gli specialisti di tutto il mondo che si occupano della cura, riabilitazione e prevenzione delle patologie della voce, del linguaggio scritto e orale e della comunicazione in età evolutiva, adulta e geriatrica.
Tra i mille esperti dell’evento (che è triennale e che per la seconda volta approda in Italia, a Torino, città all'avanguardia con le Molinette centro di riferimento nazionale) c’erano anche alcuni piacentini.
Roberto Antenucci e le logopediste Cecilia Cardinali (Medicina riabilitativa intensiva di Villanova), Michela Benvenuti e Letizia Guerzoni (Otorinolaringoiatria Piacenza) hanno presentato tre interventi specifici relativi a disfagia, sordità infantile e gestione del paziente tracheostomizzato.
Per quanto riguarda il primo, responsabile della Medicina riabilitativa intensiva di Borgonovo, ha illustrato l’esperienza della costituzione, oltre un anno fa, di un gruppo Disfagia, che ha avviato in Azienda una serie di corsi di formazione per operatori che hanno già coinvolto circa 300 operatori. L’obiettivo dell’equipe multidisciplinare – che comprende logopedisti, medici, infermieri e fisioterapisti – è quello di far si che si arrivi il prima possibile a delineare un percorso diagnostico-terapeutico personalizzato ed efficace, per prevenire le gravi complicanze cui il paziente disfagico può andare incontro se non adeguatamente trattato. L’impegno comune dei professionisti – è stato spiegato a Torino – è quello di migliorare le potenzialità del recupero della funzione deglutitoria residua con successivo impiego delle modalità di nutrizione più sicure e funzionali per il paziente e i caregivers, attraverso tecniche rieducative specifiche, posture compensatorie ed eventuale modifica di consistenza degli alimenti.
La logopedista Michela Benvenuti, in forze al reparto di Otorinolaringoiatria di Piacenza, ha portato una relazione sulle tracheotomie, interventi in notevole aumento, che necessitano di conoscenze e capacità specifiche per essere gestite a casa o in ospedale. La professionista piacentina ha mostrato dati che confermano la necessità di una continua formazione sul tema per migliorare non solo la prognosi del paziente ma anche per prevenire complicanze polmonari gravi e ridurre l’impatto emotivo e lo stress degli operatori che si prendono in carico questi malati.
Infine, la logopedista Letizia Guerzoni, insieme a una collega di Roma, ha presentato uno nuovo strumento riabilitativo rivolto a bambini con perdita uditiva di età compresa tra i 3 mesi e i 3 anni basato sulla musica e sulle routine quotidiane. Il progetto s’inquadra nell’ambito dell’attività di un gruppo di lavoro internazionale che si occupa dell’implementazione di strumenti riabilitativi per bambini sordi con protesi acustiche e impianto cocleare basati sulla musica.