Unicredit ha preso possesso della nuova sede e, per inaugurarla, l’amministratore delegato Federico Ghizzoni ha rilasciato una lunga intervista al Corriere. “E’ il segno di un’epoca che cambia” ha spiegato il banchiere piacentino, che si è detto soddisfatto per il progetto della Torre Unicredit, che rappresenta il grattacielo più alto collocato nel progetto Porta Nuova, a ridosso di corso Como e della stazione Garibaldi, lungo via Don Luigi Sturzo, all'interno del Centro Direzionale di Milano.
Un cambio storico, rispetto alla vecchia sede di piazza Cordusio, un tempo centro finanziario della città lombarda. “Segno dell’Italia che cambia, anche nella geografia finanziaria. Il mondo è sempre più complesso e non possiamo non tenere conto di questa nuova realtà. Inizia una fase nuova. Unicredit si sta rinnovando e il palazzo è il simbolo di questo cambiamento – ha detto Ghizzoni -. E’ anche un impulso a essere positivi che arriva da questa decisione. Fa impressione aver visto spostarsi 4mila persone, dal cuore della città a questa nuova sede. Ci voleva anche coraggio, però la proposta è stata accolta con entusiasmo. C’è anche un senso di orgoglio, siamo contenti e soddisfatti. E’ bello essere qui”.
Nell’intervista, l’d di Unicredit non ha mancato di commentare l’andamento dell’economia italiana, influenzato dall’instabilità politica: “Il periodo è complicato, ma dopo 3 anni di mandato è un momento di verifica. E la nostra banca ha dimostrato di saper cambiare. Ora è robusta, ne è uscita bene. Con una liquidità tra le più alte d’Europa. E’ un momento non facile ma ce la possiamo fare”. Ottimismo che gli deriva dalla nuova sede, collocato nella torre che rappresenta un vero gioiello della tecnologia: “Un miracolo all’italiana, partiamo in ritardo ma poi arriviamo”.