Vittorio Sgarbi ha fatto sua la segnalazione che ha lanciato la redazione di Radio Sound/Piacenza24, circa la chiusura per oltre un mese della galleria d’arte moderna Ricci Oddi a causa di mancanza di fondi, personale e un impianto di climatizzazione e si è scagliato contro l’amministrazione comunale: “La chiusura estiva della galleria d’arte Ricci Oddi è uno scandalo”. Così, alla nostra domanda ha risposto il noto critico, arrivato a Velleia Romana per tenere la sua lectio magistralis “Il mito della donna e la donna del mito” all'interno del festival di teatro antico. Un'edizione, curata dal direttore artistico Paola Pedrazzini, particolarmente fortunata e che ha fatto segnare numeri record: "Siamo arrivati a 10mila spettatori in quattro serate, davvero la promozione migliore per il territorio – ha detto il sindaco di Lugagnano, Jonathan Papamarenghi – e per il prossimo anno, in vista di Expo, vorremmo allungare la rassegna per due mesi".
RICCI ODDI – Rimasto particolarmente colpito dalla questione, Sgarbi non le ha certo mandate a dire al sindaco Dosi, colpevole, a suo dire, di non riuscire a trovare fondi sufficienti per tener aperta la galleria di via San Siro. “E’ uno scandalo che sia chiusa. Il sindaco dovrebbe vergognarsi, sentendo la colpa di non avere le capacità di far conoscere quello che rende gloriosa la sua città – ha detto -. Anche perché è l’unico museo serio, non solo a Piacenza, ma in tutta l’Emilia Romagna di arte moderna. La città è talmente poco autocelebrativa che non fa del museo l’uso che merita. Non per i piacentini, ma per chi dovrebbe venire da fuori. E’ un grande museo ed è singolare che sia in quelle condizioni. Cercherò di convincere alcuni privati a sostenere degli investimenti in suo favore, così come un privato era chi l’ha fondata”.
Ma il noto critico, nonostante l’attesa di migliaia di persone arrivate ad ascoltarlo, sembrava aver preso particolarmente a cuore la vicenda, tanto da essersi dilungato anche per suggerire all’amministrazione comunale un sistema per reperire risorse da investire nella stessa galleria: “Bisognerebbe creare convenzioni con gli hotel cittadini per promuovere questo gioiello del nord Italia. Basterebbe far pagare 1 euro a chi soggiorna a Piacenza, non di tassa, ma di biglietto con il quale potrebbe andare a vedere la Ricci Oddi, al posto dei 5 consueti. In questo modo, prima si invoglierebbe ad andare al museo e, secondo, se in un anno arrivassero a Piacenza 50, 80, 100mila persone, alla galleria andrebbero 50, 80, 100mila euro”.
LA DONNA NELLA STORIA DELL'ARTE – Tornando invece alla sua lezione su “Il mito della donna e la donna del mito”, è stata seguita da un pubblico davvero numerosissimo, oltre 2mila persone che sono riuscite, in qualche modo, a trovare spazio. Chi nei posti a sedere, chi tra le rovine, altri ancora lungo la stradina che costeggia il parco archeologico, nessuna sembrava voler rinunciare ad ascoltare Vittorio Sgarbi. E lui, da vero mattatore dell’arte non ha deluso le attese, riuscendo, grazie alle molte immagini proiettate sui megaschermi, a far percorrere ai presenti un lunghissimo viaggio tra le figure femminili più o meno note dell’arte dal ‘400 al ‘900, sicuramente, però, tutte in grado di colpire lo spettatore. E, attraverso l’accurata spiegazione dello stesso critico, il pubblico ha potuto compiere un vero e proprio viaggio – tema della rassegna – ripercorrere l’evoluzione della raffigurazione della donna dalle origini ai giorni nostri. Alla fine, oltre ai ringraziamenti arrivati dal direttore artistico Paola Padrazzini e da, Jonathan Papamarenghi, sindaco di Lugagnano, Vittorio Sgarbi ha voluto dedicare la serata a Robin Williams, l’attore americano scomparso che, ha detto Sgarbi, con il suo film “L’attimo fuggente” ci ha fatto capire che “se non siamo in grado di divulgare la bellezza siamo tutti colpevoli”.