Un Giacomo che non ti aspetti, questo pomeriggio ai Teatini, ha parlato di "forzati della democrazia". Smessi i panni di Tafazzi e di Mr. Flanagan, il comico legnanese è sotto sotto uno scrittore e curatore di una rubrica sulla rivista gesuita "Popoli".
Ma, parlando di democrazia, come ci si immagina e com’è la democrazia all’ interno di un trio comico come quello formato da lui, da Aldo e da Giovanni, tutti molto diversi tra loro?
Poretti risponde che all’ interno del trio “c’è la democrazia compiuta, quella vera. Spesso si discute, si litiga attorno a un’idea ma poi per decidere da che parte andare occorre una maggioranza qualificata, un po’ come quando si cambia la costituzione. Non basta il 51% ma ci vuole il 66,6% per andare in una direzione. Su alcuni argomenti ci vuole l’ unanimità, una democrazia sofferta ma un po’ particolare”.
La situazione in Italia, secondo Poretti, è complicata: “I motivi della crisi sono tanti e probabilmente ciò è dovuto anche al fatto che non ci si sopporti tra di noi: in questo periodo in Italia ci stiamo tutti sulle balle reciprocamente”.