Festival di teatro contemporaneo “L’altra scena”, al via la terza edizione

Terza edizione a Piacenza del Festival di teatro contemporaneo “L’altra scena”, organizzato da Teatro Gioco Vita – Teatro Stabile di Innovazione con Fondazione Teatri di Piacenza e Comune di Piacenza – Assessorato alla Cultura, con il sostegno di Fondazione di Piacenza e Vigevano, Tecnoborgo, Cariparma, Iren Emilia e la collaborazione dell’Associazione Amici del Teatro Gioco Vita. L’intenso programma, curato da Jacopo Maj, si articolerà dal 2 al 18 ottobre al Teatro Comunale Filodrammatici e al Teatro Gioia.

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L’apertura del Festival, mercoledì 2 ottobre in via Santa Franca a partire dalle ore 19, vedrà l’ormai consueta proposta conviviale realizzata in collaborazione con l’Associazione Amici di Roccapulzana: i volontari prepareranno per tutto il pubblico i Batarò, piatto tipico della Valtidone.

Il primo titolo in cartellone a “L’altra scena” è “Giù” della Compagnia Scimone Sframeli, in programma al Teatro Comunale Filodrammatici sempre mercoledì 2 ottobre alle ore 21. Di Spiro Scimone, in scena con Francesco Sframeli (che cura anche la regia), Gianluca Cesale e Salvatore Arena, lo spettacolo ha vinto il Premio Ubu 2012 per la miglior scenografia firmata da Lino Fiorito. Un invito indignato a rompere il silenzio per dare voce agli altri. Un urlo contro il marciume della nostra società che umilia la dignità e la libertà dell’individuo.

Il secondo appuntamento del Festival prevede il debutto di una nuova produzione di Teatro Gioco Vita, prestigiosa collaborazione con il francese Théâtre de Bourg en Bresse, in programma venerdì 4, sabato 5, lunedì 7 e martedì 8 ottobre alle ore 21 al Teatro Gioia: “Donna di Porto Pim”, progetto di Tiziano Ferrari e Fabrizio Montecchi che adatta per la scena il celebre racconto di Antonio Tabucchi. Un racconto d’amore e di morte, di sogno e realtà, un breve viaggio nel mistero dell’anima umana, dove è lo scrittore stesso ad accompagnarci, incarnato dall’attore-manipolatore. Un omaggio al pluripremiato scrittore per il quale scrivere non era una professione “ma qualcosa che coinvolge i desideri, i sogni e la fantasia” e che per questo Teatro Gioco Vita vuole ricordare come un maestro.

Mercoledì 9 ottobre sono in cartellone due spettacoli: “Robe dell’altro mondo” di Carrozzeria Orfeo al Teatro Comunale Filodrammatici alle ore 21 e “Due passi sono” della Compagnia Carullo Minasi al Teatro Gioia con doppia recita alle ore 19.30 e alle ore 22.30. “Robe dell’altro mondo” – regia collettiva di Alessandro Tedeschi, Gabriele De Luca (che firma la drammaturgia), Massimiliano Setti e Roberto Capaldo, gli ultimi tre anche protagonisti in scena con Giulia Maulucci – si sviluppa intorno alle “paure metropolitane” ovvero l’insieme delle paure, delle fobie e delle tensioni sociali e individuali che innegabilmente caratterizzano e condizionano la nostra quotidianità e la qualità delle relazioni. Pregiudizio, intolleranza, sospetto, insicurezza, solitudine, terrorismo ideologico come elementi che costantemente influenzano un tessuto sociale sempre più fragile e disarmato. “Due passi sono”, spettacolo vincitore del Premio Scenario per Ustica del 2011 e del premio In-Box 2012, è scritto, diretto e interpretato da Giuseppe Carullo e Cristiana Minasi. Un racconto di due piccoli esseri umani, un uomo e una donna dalle fattezze ridotte, che si ritrovano sul grande palco dell’esistenza, nascosti nel loro mistero di vita che li riduce dentro uno spazio sempre più stretto dall’arredamento essenziale, stranamente deforme, alla stregua dell’immaginario dei bimbi in fase febbricitante.

Venerdì 11 ottobre al Teatro Gioia va in scena il Teatrino Giullare con “La stanza” di Harold Pinter: doppia recita alle ore 19 e alle ore 21.30 per lo spettacolo finalista del Premio Ubu 2010 Miglior Scenografia. In bilico tra realtà e finzione, tra falso e vero, due attori danno vita a sei personaggi dando modo ai protagonisti di manifestare la propria ambiguità attraverso maschere iperrealistiche in grado di deformarsi e sorprendere, in un vortice di apparizioni che amplifica l’enigma e l’attualità del testo.

Sabato 12 ottobre alle ore 9.30 al Teatro Gioia si terrà una Giornata di studi tra architettura e teatro in occasione dell’apertura ufficiale del nuovo spazio di via Melchiorre: “Spazi teatrali non convenzionali” il tema del convegno curato da Massimo Ferrari, architetto piacentino, Ricercatore del Dipartimento di Architettura, Ingegneria delle Costruzioni e Ambiente costruito/Scuola di Architettura Civile del Politecnico di Milano e redattore della rivista di architettura Casabella. Rappresentanti delle istituzioni e addetti ai lavori, architetti e studiosi, si confronteranno in un dialogo multidisciplinare attraverso il quale architettura, teatro, arte e rito discutono i diversi punti di vista nella comune consapevolezza che teatro e architettura confondono valori e identità in un intreccio che ne esalta le singolarità e allo stesso tempo ne dimostra le sintonie.

In serata, spettacolo della compagnia Tap Ensemble alle ore 21 al Teatro Comunale Filodrammatici: “Don Giovanni in carne e legno”, regia di Ted Keijser, con Nicola Cavallari, Eleonora Giovanardi e Gianluca Soren, guarattelle di Luca Ronga. Il mito di Don Giovanni rivive attraverso una nuova visione della vicenda, con attori e burattini che si muovono in scena invadendo reciprocamente gli spazi loro assegnati per tradizione, colmando così l’antica distanza fra teatro “alto” dei comici in carne e ossa e teatro “altro” dei girovaghi di piazze e mercati. Uno spettacolo in cui l’impertinenza del burattinaio si fonde con l’inventiva e il grottesco della maschera.

Mercoledì 16 ottobre fa tappa a Piacenza il progetto interregionale per la promozione dello spettacolo dal vivo “Teatri del Tempo Presente” a cura del MIBAC – Direzione generale dello spettacolo dal vivo e delle regioni calabria, Campania, Emilia-Romagna, Lombardia, Marche, Piemonte, Puglia, Toscana, Umbria e Veneto. Dalle ore 21 al Teatro Comunale Filodrammatici vanno in scena Mara Cassiani con “L’Uomo Perfetto” e 7-8 chili con “Hand Play”: due brani, in un’unica serata, per esplorare il rapporto tra corpo ed immagine proiettata. “L’Uomo Perfetto”, ideazione e coreografia di Mara Cassiani, in scena con Francesco Vecchi, Egidio Egidi, Roberta Mattei, con Alessandra Giampaoli interprete alla videocamera, si ispira, rielaborandolo, all’omonimo cortometraggio del danese Jorgen Leth, “Det perfekte Menneske”, e alle sue variazioni elaborate nel 2001 da Leth e Lars Von Trier. In scena un set televisivo: una voce e delle immagini ci descrivono “l’essere umano perfetto”, che viene osservato nella sua funzionalità e nel suo esistere. “Hand Play”, ideazione e coreografia di Davide Calvaresi, in scena con Giulia Caprotti, osservazione di Valeria Colonnella, è la tappa finale di un percorso visivo portato avanti dalla compagnia 7-8 chili che riflette sulla dimensione relazionale tra un uomo e una donna. L’idea centrale è il dialogo tra una figura in scena e la proiezione di una mano gigante, un dialogo tra due mondi, tra due visioni, tra due personaggi che interagiscono a due dimensioni. Il gioco di immagini è visibile solo attraverso una proiezione video che svela le crudeli dinamiche del rapporto di coppia. Mara Cassiani e Davide Calvaresi, coreografi emergenti della nuova scena marchigiana, propongono le loro riflessioni sull’essere umano e sul bisogno di tessere relazioni, attraverso la contaminazione tra i linguaggi del video e della performance.

Venerdì 18 ottobre alle ore 21 al Teatro Comunale Filodrammatici, a chiusura del festival, appuntamento con “The End” di Babilonia Teatri. Diretto da Valeria Raimondi, in scena con Enrico Castellani e Luca Scotton, lo spettacolo ha vinto il Premio Ubu 2011 come Migliore novità italiana/Ricerca Drammaturgica, oltre ad aver ottenuto la nomination al Premio Ubu 2011 come Migliore spettacolo dell’anno. Per Babilonia Teatri si tratta di un ritorno al Festival “L’altra scena”, alla cui prima edizione avevano presentato “Made in Italy”. Ancora una volta riescono a perforare quel velo di buonismo con cui spesso siamo abituati ad affrontare il reale: in questo spettacolo è  il fine vita, la morte a essere l’epicentro poetico. Un evento che la nostra società tende a non affrontare, ad occultare e nascondere, nel mito dilagante dell’eterna giovinezza per il quale invecchiare come ammalarsi non è consentito.

L’edizione 2013 del Festival di Teatro Contemporaneo “L’altra scena” vede il proseguimento dei progetti educational di Teatro Gioco Vita. Il primo è “Studenti/Critici/Spettatori”, ideato da Simona Rossi con la collaborazione di Emma Chiara Perotti e curato da Chiara Merli, avviato con successo nel 2012 e quest’anno ripreso sempre per le scuole superiori. Ogni classe potrà scegliere uno tra gli spettacoli in programma. Nei giorni precedenti la rappresentazione si terrà un incontro a scuola per presentare il lavoro e la poetica della Compagnia e dare alcune indicazioni per la lettura critica della messa in scena. Tutti gli studenti della classe con i loro insegnanti, quindi, assisteranno allo spettacolo e al termine incontreranno in teatro gli artisti. Una volta tornati a scuola potranno poi cimentarsi singolarmente o in gruppo nell’elaborazione di un testo critico sullo spettacolo a cui hanno assistito.

Mercoledì 2 ottobre alle ore 19 al Teatro Gioia si terrà inoltre l’incontro “Dietro il sipario – L’altra scena”, sempre per gli studenti delle superiori ma aperto anche a tutto il pubblico, in particolare agli abbonati del Festival. L’illustrazione dei contenuti artistici del cartellone diventerà occasione per avviare un percorso di avvicinamento al teatro, senza la pretesa di spiegarlo né classificarlo, ma con l’intento di offrire al pubblico di domani l’opportunità di fruire in modo consapevole dell’esperienza teatrale. La partecipazione è gratuita.

Tra le attività collaterali del Festival, oltre agli incontri con gli artisti al termine delle rappresentazioni, ricordiamo l’iniziativa “Sete di scena”, nella Sala delle Colonne del Teatro Gioia: spazio bar dopo-teatro aperto a tutti realizzato in collaborazione con la luppoleria “Parole di Birra”.

 

INFO

I biglietti per gli spettacoli costano 10 euro (intero) e 5 euro (ridotto); per lo spettacolo “Giù” di Scimone e Sframeli il costo è di 15 (intero) e 10 (ridotto studenti). Chi nella serata di mercoledì 9 ottobre desidera assistere ad entrambi gli spettacoli in programmazione al Teatro Gioia e al Teatro Comunale Filodrammatici avrà diritto alla riduzione sul biglietto per la seconda rappresentazione, mentre per la serata del 16 ottobre il biglietto dà diritto ad assistere ad entrambe le rappresentazioni al Teatro Comunale Filodrammatici.

Si possono acquistare pass per assistere alle sette  serate in programma al costo di 55 euro (intero) e 30 euro (ridotto). La prevendita è in corso da ieri, martedì 24 settembre, alla biglietteria di Teatro Gioco Vita in via San Siro 9 dal martedì al venerdì ore 10-13 e ore 15-18 e il sabato ore 10.13 (tel. 0523.315578, biglietteria@teatrogiocovita.it). Il giorno dello spettacolo la biglietteria funziona nella sede della rappresentazione a partire da un’ora prima dell’inizio della recita.