Il capitano in una squadra ha un ruolo fondamentale, perché diventa un costante punto di riferimento per le compagne, ha l'autorità necessaria per parlare con gli arbitri ed ha il carisma per essere un leader, sia in campo che fuori. Un ruolo nel quale serve soprattutto esperienza da mettere a disposizione in ogni circostanza. Lisa Ambrosini ha raccolto il testimone da Barbara Fagioli e si è messa al braccio la fascia di capitano della Pavidea Steeltrade che si appresta a calarsi nella nuova dimensione della B/1. "Non mi aspettavo questo incarico-ha affermato l'opposto rossoblù-avevo già avuto la fascia quando giocavo nell'Antares Verona e nel San Bonifacio, ma questa è una realtà nuova tutta da vivere e scoprire e quindi mi rimetto in gioco".
Nata a Marostica il 4 novembre 1985, Lisa calca i parquet da diciotto anni ed ha percorso tutto il cammino agonistico toccando per due stagioni la serie C prima di giocare tre anni in B/1 e assaggiare anche la B/2. Nelle prime uscite in rossoblù ha già confermato tutte quelle qualità e credenziali che hanno convinto i dirigenti fiorenzuolani a portarla in Valdarda e la Pavidea Steeltrade sotto la sua guida sta crescendo.
"Finora sono arrivate solo vittorie-ha proseguito Lisa-la squadra sta andando bene, ma siamo solo all'inizio e di strada davanti ne abbiamo ancora molta. Qui c'è voglia di lavorare, il gruppo è unito e si può andare avanti bene. Speriamo di continuare in questa direzione".
L'impatto con la realtà fiorenzuolana l'ha soddisfatta e le ha aperto il libro dei ricordi.
"Sì, è vero. Qua ho trovato un ambiente bellissimo che mi ha accolta nel migliore dei modi. Sto respirando lo stesso clima che c'era nell'Antares Verona e questo è già un ottimo punto di partenza. Non ci sono prime donne, nessuna delle mie compagne ha manie dei protagonismo e si lavora tutti in una unica direzione. Sono contenta essere arrivata qua, tra tante ragazze più giovani di me che hanno voglia di imparare e migliorarsi".
Hai già giocato tre anni in B/1. Che consiglio ti senti di dare alle tue compagne?
"Credo che ogni gara andrà affrontata senza timori, ma mettendo in evidenza le nostre qualità e caratteristiche. Troveremo delle corazzate, ma anche se è una esperienza nuova e non prevista, credo che potremo fare bene. Gli allenamenti sono intensi e il lavoro, alla fine, paga sempre".
Non hai mai pensato di provare a giocare in serie A?
"Se devo essere sincera, mi era stata offerta questa possibilità, ma ho preferito prendere altre direzioni. Non mi sento vecchia, ma il fisico comincia a risentirne e penso che la serie A non sia alla mia portata e così prenderò impegni agonistici e sportivi consoni alle mie attuali possibilità".