Dal 2006 a oggi le compravendite di immobili si sono quasi dimezzate. E’ il preoccupante dato snocciolato questo pomeriggio nel corso dell’incontro organizzato all’università Cattolica dall’Osservatorio Immobiliare dei Prezzi di Piacenza e Provincia, progetto a cura della Federazione Italiana Agenti Immobiliari Professionali (FIAIP) che si pone l’obiettivo di monitorare l’andamento del mercato immobiliare. Uno progetto che si pone al servizio del cittadino come spiega il responsabile dell’Osservatorio Ivan Capra: “In un momento di mercato caratterizzato da incertezza e instabilità, è infatti sempre più sostenuta la richiesta, da parte dello stesso consumatore, di qualità, conoscenza e trasparenza nei confronti del professionista immobiliare con cui si rapporta. I dati emanati dall’Osservatorio sono frutto di una attenta analisi dell’evoluzione delle varie realtà di mercato locali rispetto all’anno precedente, e riguardano le compravendite e le locazioni della Città e della Provincia di Piacenza”.
Ma il settore dell’edilizia e quindi quello immobiliare sono, da anni, quelli che maggiormente soffrono questa crisi e, come si diceva, i dati sono ben lungi dal mostrare una netta ripresa. Qualche segnale positivo però è emerso, almeno secondo quanto illustrato dal presidente della FIAIP di Piacenza Fabrizio Floriani: “Lo spettro della crisi, spesso esagerato ed esasperato, ha allontanato in questi anni molti investitori dal mercato e oggi comprano casa solo coloro che ne hanno una necessità diretta e immediata. Ultimamente però abbiamo registrato un leggero aumento di contatti, segnale che qualche investitore sta effettivamente decidendo di tornare. Senza contare una rispolverata filosofia del credito fino ad oggi del tutto accantonata ma verso la quale stiamo notando una lieve riapertura”.
“I prezzi degli immobili in 4 anni si sono abbassati del 20% – spiega Capra – e anche questo sta aiutando il mercato a ripartire, a livello nazionale ma soprattutto a livello piacentino: nella nostra provincia, infatti, investire sul mattone è una tradizione radicata, per cui ogni minimo miglioramento a Piacenza è percepito dagli investitori con più forza”.
Sulla stessa linea il presidente nazionale di FIAIP Paolo Righi: “Notiamo una maggiore ‘voglia di casa’ da parte dei cittadini, la domanda è aumentata. Questo anche grazie all’azione del Governo che sta abbassando la pressione fiscale sull’immobile. Ma grazie anche al fatto che le banche, da tre mesi, hanno ricominciato a concedere credito: le erogazioni dei mutui in questo trimestre sono aumentate del 3,8 per cento. A questo punto speriamo che il Governo non cada e se non cade speriamo che continui a pensare al settore immobiliare perché è da lì che parte la ripresa”. Buone notizie anche per i giovani, conferma Righi: “Il piano case varato dal Governo, insieme all’abolizione dell’Imu, apre felici spiragli per le nuove generazioni. La cassa Depositi e Prestiti, infatti, garantirà le banche sui mutui, motivo per cui gli istituti di credito concederanno mutui più facilmente. In più ci sono circa 200 milioni per il sostegno alla locazione”.
Oltre a Floriani, Capra e Righi hanno preso parte al convegno il presidente di Confedilizia Corrado Sforza Fogliani, il presidente di Confindustria Piacenza Emilio Bolzoni, il presidente della Camera di Commercio Giuseppe Parenti e il direttore del Laboratorio di Economia Locale dell’Università Cattolica Paolo Rizzi.