La degustazione del sabato sera nello splendido Borgo Multino Lentino ha fatto da anteprima alla terza tappa del Valtidone Wine Fest, che ha riempito la domenica dell’antico borgo di Nibbiano. Nel ricco programma del menu di DiTerreDiCibiDiVini era prevista l’esaltazione dei passiti, con una particolare e ricca “vetrina” tutta piacentina, dove erano rappresentate ben 38 cantine, con la piena soddisfazione degli organizzatori.
Nonostante la pioggia, caduta nella seconda parte della giornata, la macchina organizzativa ha proseguito a pieno ritmo: in piazza Martiri fin dal mattino, 20 cantine e altrettanti espositori hanno animato il centro del borgo della Valtidone, mentre grazie al consiglio di esperti sommelier era possibile assaggiare i vini del territorio.
“E’ una manifestazione che non si limita al vino – ha dichiarato il sindaco di Nibbiano, Alessandro Alberici, al momento inaugurale del Valtidone Wine Fest – ma che vuole celebrare la cultura, il turismo, i paesaggi, l’architettura e il territorio”.
Il testimone è quindi passato all’assessore Daniele Razza, che ha voluto ringraziare tutti i volontari, le associazioni presenti e quelle che hanno contribuito nella realizzazione dell’evento (Curte Neblani, LaValtidone, Casagrande, ACD Nibbiano, Strada dei Mulini) ricordando come la kermesse sia migliorata di anno in anno: “Vogliamo che possa proseguire, ormai la strada è stata segnata”.
Il presidente della Provincia, Massimo Trespidi, ha definito la rassegna “vincente”, in quanto “saper unire le eccellenze del territorio alle bellezze dei paesaggi è un’accoppiata che porta ottimi risultati”. L’inaugurazione è quindi proseguita con la consegna degli attestati di partecipazione per poi passare alla premiazione di Eccellenza, che ha visto prevalere il passito Arlia (espressione dialettale che significa capriccioso) della cantina Passerini. Il vino dell’azienda vitivinicola di Verago di Nibbiano ha saputo conquistare i palati di una giuria di esperti composta da Roberto Gazzola, Giovanni Derba, Giancarlo Grassi e Fausto Borghi
Tra i presenti alla cerimonia, oltre alle forze dell’ordine, anche l’assessore provinciale all’agricoltura Manuel Ghilardelli e gli amministratori di alcuni comuni vicini come Franco Albertini (Pecorara), Roberto Barbieri (Borgonovo), Lino Cignatta (Agazzano), Gianpaolo Fornasari (Pianello), Stefano Giorgi (Rottofreno), Ivo Chiesa (Caminata).
Per tutta la giornata i visitatori hanno potuto apprezzare i prodotti (De.Co. e non) della cucina della Valtidone, come il tradizionale e ambito batarò (con le varianti con salumi, gorgonzola e mozzarella), tortelli con le ortiche, ma anche la burtleina, la coppa arrosto di Genepreto, il pane con la treccia, i salumi, i formaggi, l’olio e tanto altro ancora. Prelibatezze da gustare negli stand delle associazioni, degli esercenti locali e al gazebo della Bottega di Campagna Amica della Coldiretti. Infine, tra gli espositori anche uno “straniero”: la cantina il Poggiolo di Salomaggiore (Parma) che ha portato il proprio passito, il “Pensiero”.
L’aspetto culturale della rassegna è stato invece affrontato nel corso di un convegno “Uva e Territorio”, dove l’assessore Daniele Razza ha chiacchierato con il giornalista Paolo Massobrio, cercando di capire se l’enogastronomia può essere un’opportunità per rilanciare il territorio piacentino e in special modo la Valtidone. A dare il proprio contributo anche Giovanni Struzzola (Unione Commercianti), Roberto Miravalle (Presidente del Consorzio Vini DOC dei colli piacentini), Maurizio Zamboni (Istituto Frutti-viticoltura dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza), Fabio Bernizzoni (Presidente della Strada dei Vini e dei Sapori dei Colli piacentini), Giancarlo Spezia, fondatore di Tecnovict, azienda specializzata nello studio e costruzione di macchine operatrici per il vigneto e Albino Libè (Provincia di Piacenza).
Ultimo appuntamento con il Valtidone Wine Fest il 22 settembre a Pianello.