Si è detto ottimista Pierangelo Torlaschi, coordinatore provinciale del nucleo di supporto alla maturità, circa la possibilità di sostituire entro la giornata di domani i circa 70 commissari d’esame che hanno rinunciato all’incarico per malattia o motivi famigliari.Si tratta di un problema avvertito in tutta la penisola, dove a partire da domani circa mezzo milione di studenti (oltre 1700 quelli piacentini) affronterà la prova scritta: a Torino, Roma e Napoli un docente su quattro rimarrà a casa. Le motivazioni risiederebbero nel trattamento economico che per i presidenti di commissione prevede un rimborso dai 1420 ai 2157 euro lordi in base alla distanza da sostenere, mentre per i commissari esterni la retribuzione varia dai 1082 ai 1819 euro. A Piacenza la soluzione sarebbe vicina grazie alla possibilità, consentita per ovviare al problema, di reclutare commissari appartenenti anche al distretto provinciale.