Si torna a parlare della tragedia del piccolo Luca Albanese, il bimbo di due anni che il 4 giugno scorso perse la vita dopo essere stato dimenticato in auto dal padre Andrea che si era recato al lavoro scordandosi di accompagnare il figlio all’asilo. Luca morì per il caldo, nell’auto la temperatura aveva raggiunto i 60 gradi. E ora dall’Europa vengono proposte nuove misure di sicurezza per i bimbi in auto. La Commissione Europea, su richiesta dell’Eurodeputato del PPE Antonio Cancian (sottoscritta anche da altri colleghi), attraverso i servizi della Direzione generale Impresa e Industria di Bruxelles si accinge a modificare la normativa relativa al “Regolamento sulla sicurezza generale dei veicoli a motore” ed a verificare l’esistenza di soluzioni tecnologiche per segnalare la presenza di bambini abbandonati all’interno di autovetture in situazioni di potenziale pericolo.
A comunicarlo al componente del Parlamento Europeo, Antonio Cancian (Commissioni Trasporti e Ricerca) è il vice presidente della Commissione Europea Antonio Tajani: “L’uso obbligatorio di ogni eventuale nuova tecnologia che nel futuro potrà essere integrata nei dispositivi di sicurezza a trattenuta per i bambini trasportati nei veicoli – scrive Tajani – sarebbe da prevedersi nell’ambito della direttiva 2003/20/CE sull’uso delle cinture di sicurezza. Per tale ragione, lavoreremo in questo ambito in stretta collaborazione con la Direzione generale per la Mobilità e i Trasporti”.
In una lettere del 25 giugno l’on. Antonio Cancian assieme ad altri colleghi aveva sollecitato l’Europa ad intervenire per scongiurare il verificarsi di altri drammatici episodi, per ultimo quello accaduto a Piacenza.
“Questo episodio – commenta Cancian – ci ha drammaticamente riproposto il tema dell’opportunità di adottare moderne tecnologie, capaci di segnale anche all’esterno della vettura la presenza di bambini bloccati nell’abitacolo quando l’auto è parcheggiata”.
“La pronta risposta del vicepresidente Tajani per una verifica tecnica e una integrazione sulla direttiva di riferimento – conclude l’eurodeputato del PPE – farà si che si potrà aumentare la sicurezza attraverso l’adozione di infrastrutture intelligenti capaci di dialogare con i mezzi tecnici e le persone, in questo caso per segnalare la presenza di bimbi dimenticati in auto e prevenire possibili situazioni di pericolo”.