“Ho sparato per motivi personali”. Poche parole, ma che contribuiscono a chiarire chi sia stato l’autore materiale degli spari alla Lupa. Si tratta del più giovane dei due fratelli, il 28 enne albanese. Stamattina il gip Gianandrea Bussi ha convalidato il fermo e disposto la custodia cautelare in carcere per i due fratelli, accusati di omicidio volontario, premeditato e in concorso. Il 28enne ha ammesso di aver ucciso Sadik Hajderi “per ragioni di carattere personale”, ma di non aver pianificato il delitto. L’indagato ha anche negato di avere a che fare con ambienti legati alla criminalità organizzata o al racket della prostituzione. L’avvocato difensore Fabio Leggi ha inoltre spiegato che il suo assistito “comincia a rendersi conto di quello che ha fatto e si è detto dispiaciuto”. Per quanto riguarda la posizione dell'altro indagato, il 30enne, l'avvocato Cinzia Ziliani ha spiegato che "si è avvalso della facoltà di non rispondere". "Ci riserviamo di visionare gli atti" ha aggiunto.