Sarà Edita Spa la nuova azienda responsabile della gestione dei servizi informatici e tecnologici della Provincia di Piacenza. La realtà milanese (che opera nel mercato della gestione documentale e dei servizi di back office) ha acquistato in luglio il ramo d'azienda Sti Spa, in liquidazione e concordato preventivo. Complessivamente sono 25 i lavoratori piacentini coinvolti nel passaggio, cinque dei quali direttamente impegnati negli uffici dell'ente di corso Garibaldi e a disposizione dei Comuni.
La nuova organizzazione è stata illustrata questa mattina alla presenza dell'assessore provinciale alle Politiche del lavoro e all'Innovazione tecnologica Andrea Paparo. “Per una volta – ha sottolineato l'assessore – si può parlare nel generale contesto di crisi economica di una buona notizia. I lavoratori di Sti Spa sono stati tutelati grazie ad un lavoro congiunto tra le istituzioni, le parti sociali e l'azienda: l'interesse per la salvaguardia dei posti di lavoro è rimasto prioritario”.
Edita Spa ha acquisito dal commissario liquidatore oltre alla sede di Piacenza le attività e le filiali Sti di Bologna, Genova e Alessandria per un totale di 140 addetti: a livello locale, dunque, Edita subentra alla storica azienda Sti Spa (con trasferimento della sede da Caorso a Piacenza).
“L'operazione – hanno spiegato rispettivamente il presidente, Domenico Cavallo, e l'amministratore delegato, Stefano Baldini, di Edita – ha consentito di salvaguardare i posti di lavoro e un importantissimo bagaglio di risorse umane, fondamentale per la prosecuzione dell'attività sul territorio. Il piano di sviluppo aziendale prevede nel biennio 2014/2015 un incremento di posti di lavoro di un centinaio di unità, principalmente dislocate nell'area emiliana e ligure. Il nostro impegno è rivolto a investimenti nell'innovazione con uno sguardo attento verso l'internazionalizzazione e verso i giovani”.
Soddisfazione per il risultato raggiunto è stata infine espressa dai rappresentanti sindacali e da Confindustria (rappresentata questa mattina da Paolo Astorri). “L'ingresso di Edita – hanno rilevato Ivo Bussacchini (Fiom Cgil), Carlo Ponzini (Fismic), Luigi Bernazzani (Fim Cisl) e Rosaria Rovinetti (Rsu) – è estremamente positivo per la tutela occupazionale: l'intera procedura si è evoluta con trasparenza e correttezza. Va detto che l'azienda si è impegnata ad anticipare gli stipendi del mese di agosto ai dipendenti rimasti senza compenso, sotto la vecchia proprietà, da luglio. Rimane alta l'attenzione sulla possibilità di integrazione di nuovo personale”.