L’Orchestra Giovanile “Luigi Cherubini” torna a Grazzano Visconti

Tornano anche quest'anno gli ormai tradizionali concerti che i gruppi da camera dell'Orchestra Giovanile “Luigi Cherubini” tengono ogni settembre nel suggestivo borgo di Grazzano Visconti: gli appuntamenti sono l'8 e il 15 settembre nel cortile del castello con un omaggio a Verdi, Wagner e alla danza fatto attraverso un quintetto di ottoni e un quartetto d'archi dell'Orchestra.

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Dal repertorio intramontabile di due grandi compositori dell'Ottocento quali furono Verdi e Wagner alla danza riletta nelle sue molteplici letture cronologiche e stilistiche che vanno dal valzer viennese alla musica popolare romagnola: è un programma ricco quello che i gruppi da camera dell'Orchestra Giovanile “Luigi Cherubini” propongono nei tradizionali concerti a ingresso gratuito in programma nel suggestivo borgo di Grazzano Visconti nei giorni di domenica 8 e domenica 15 settembre alle 19 che si svolgono grazie al prezioso contributo di Prada Spa e Camera di Commercio di Piacenza.

Anche quest'anno infatti, la formazione orchestrale fondata dal Maestro Riccardo Muti non rinuncia alla sua tappa piacentina di settembre con cui di fatto apre la stagione concertistica autunnale e propone una silloge di repertori popolari e particolarmente conosciuti al grande pubblico che vedranno protagonisti due formazioni cameristiche: nel concerto dell'8 sarà infatti il quintetto d'ottoni a celebrare il bicentenario della nascita di Verdi e di Wagner, eseguendo una serie di trascrizioni delle loro pagine più celebri accanto ad alcuni “classici” di repertorio per questa formazione. In quello del 15 invece a esibirsi sarà il quartetto d'archi, chiamato a suonare alcuni brani legati al mondo della danza: l'ampio percorso cronologico che si delineerà nel corso della serata prevede incursioni sonore nel valzer viennese, nella musica popolare romagnola, nel mondo del jazz americano e nella appassionata tradizione del tango argentino.

Venendo ai singoli appuntamenti, domenica 8 il quintetto d’ottoni, composto da Nicola Baratin e Daniele Colossi alle trombe, Davide Bettani al corno, Valerio Mazzucconi e Gianluca Tortora ai tromboni, si esibirà in un programma che vede elencati alcuni brani musicali particolarmente conosciuti: dopo un inizio dedicato a Bach (Piccola fuga in Sol minore) e Barber (Adagio), distanti fra loro ma egualmente classici, seguirà una carrellata tra i grandi successi dell’opera lirica di Verdi e Wagner con brani tratti da Rigoletto, La Traviata, Aida e Il crepuscolo degli dei. La seconda parte del concerto sarà invece dedicata alla musica per film, al musical americano, ai successi dei cartoni animati: musicisti di grande valore come Morricone, Bernstein e Short hanno infatti composto le colonne sonore per questo genere che, destinato ai bambini, è da sempre fonte di interesse per un pubblico più vasto. La conclusione della serata sarà affidata alla trascrizione del brano verdiano per ottoni più famoso e da tutti riconosciuto: la “Marcia Trionfale” dell’Aida di Verdi.

Per quanto riguarda invece il concerto di domenica 15 settembre, l'obiettivo è quello di compiere un viaggio attraverso le musiche scritte per la danza nel corso del tempo e dello spazio geografico affidate alla formazione cameristica “classica” per eccellenza, ossia il quartetto d’archi, composto per l'occasione da Cosimo Paoli e Roberto Terranova ai violini, Flavia Giordanengo alla viola ed Enrico Graziani al violoncello: si tratta quindi di vedere in un’ottica popolare e divulgativa una formazione che è stata oggetto di attenzione da parte di tutti i grandi compositori dal Settecento ad oggi. Il percorso di questo concerto si snoda tra la musica per danza viennese (Voci di primavera di Strauss e Liebesfreud, Liebeslied, Shon Rosmarin di Kreisler), la musica tradizionale romagnola (Figaro in Romagna e Dolore di Casadei arrangiati da Babbini), i coinvolgenti ritmi americani di Joplin (The Enterteiner e Ragtime dance) e Gershwin (I got rhythm); il percorso delineato dal concerto non può che concludersi in America Latina con il più importante esempio di danza popolare evoluta in musica strumentale pura: il tango di Gardel (Tango medley) e Piazzolla (Tango Ballet, La muerte del Angel, Ave Maria, Libertango).

Fondata dal Maestro Muti, l'Orchestra Giovanile “Luigi Cherubini” ha assunto il nome di uno dei massimi compositori italiani attivo in ambito europeo per sottolineare, insieme ad una forte identità nazionale, la propria inclinazione ad una visione europea della musica e della cultura. L’Orchestra, che ha sede a Piacenza, è formata da giovani musicisti sotto i trent'anni provenienti da ogni regione italiana: i gruppi da camera della “Cherubini” sono nati in seno all’Orchestra nel 2005 per volontà dei giovani strumentisti e su invito del Maestro Muti per sviluppare e perfezionare l'affiatamento dei singoli grazie all'attività cameristica, che consente di approfondire ulteriormente il rapporto dialettico che sta alla base del lavoro in orchestra. I gruppi sono diversi e multiformi e spaziano in tutto il repertorio cameristico privilegiando il periodo "classico" tra la fine del Settecento e il primo Ottocento e si esibiscono frequentemente in importanti sedi concertistiche quali “I suoni delle Dolomiti”, “Ravenna Festival”, il Teatro Municipale di Piacenza e il Castello di Grazzano Visconti.