Ogni angolo nascosto di Internet può rivelarsi una trappola per chi decide di acquistare on line. In agguato può sempre esserci qualcuno pronto a carpire le informazioni della nostra carta di credito e fare shopping sfrenato con i nostri soldi. Una metodologia di raggiro che sa sempre come evolversi. Pensare che dall'inizio dell'anno ad oggi sono 91 le denunce fatte dalla Compagnia dei carabinieri di Piacenza per reati subiti da nostri concittadini. Naturalmente contro ignoti, perché poi diventa quasi impossibile trovare i responsabili. La maggior parte riguarda appunto le clonazioni, qualcuna anche l'utilizzo indebito di carta di credito. Le clonazioni appunto. Mentre negli ultimi mesi ormai quasi tutte le banche sono riuscite a dotarsi di apparecchi sofisticati che riescono a neutralizzare gli odiati skimmer, in rete dietro tanti siti ci sono pronti truffatori da chissà quale parte del mondo. Basta fare un acquisto on line su un sito magari non certificato ed ecco mettersi in moto un meccanismo di frode che prevede la tecnica del fishing, cioè l'invio di una mail all'ignaro consumatore che cliccando su un link rischia di consegnare "chiavi in mano" a ignoti i dati della propria carta. E la clonazione è fatta. Dalla Compagnia carabinieri il consiglio è quello di prestare parecchia attenzione. "Quello dell'acquisto on line è il pericolo maggiore. Il consiglio è quello di usare sistemi di pagamento certificati e quello di avvalersi di carte di credito che vengono utilizzate nei circuiti protetti". Nei 91 casi di denuncia è capitato anche che qualcuno riuscisse a fare acquisti con le nostre carte per mille euro. Un esempio? Spesso i furfanti si nascondono dietro e-mail delle Poste o di qualche banca. "Bisogna tener presente che queste non mandano mai e-mail chiedendo i dati della carta". È in quel caso che bisogna udire un campanello d'allarme.