Condannare Silvio Berlusconi a farsi carico del risanamento del Po. Altroché servizi sociali o socialmente utili: un'impresa titanica che da anni auspicano in tanti, ad ogni livello, ma che sinora nessuno è mai riuscito a portare a termine e che potrebbe essere alla portata (finanziariamente parlando) di uno degli imprenditori più ricchi d'Europa che oggi si trova a dover fare i conti con una sentenza definitiva di condanna a quattro anni di reclusione per il processo Mediaset. Pena accessoria: i servizi sociali.
Ebbene, secondo il medico ed ecologo piacentino Carlo Mistraletti l'unico vero servizio sociale che si dovrebbe imporre all'ex premier, fondatore di Forza Italia e del Popolo delle Libertà, nonché patron delle televisioni commerciali italiani e presidente del Milan, è verso l'ambiente.
«L'inquinamento è forse la più grande piaga di questo tempo – dice Mistraletti – e sono pochi quelli che potrebbero concretamente fare qualcosa per limitarlo». Berlusconi, per le sue possibilità economiche, è tra questi. E visto che si trova ora a dover pagare per ciò che secondo i giudici avrebbe commesso (in sostanza una mega-frode fiscale), varrebbe la pena – secondo il medico piacentino – “costringerlo” a pagare facendo qualcosa di utile, o meglio, di indispensabile per la natura e per chi la abita. Il risanamento del più grande fiume d'Italia sarebbe un primo, determinante passo. Un passo che Mistraletti sta tentando di compiere da anni con l'iniziativa di cui si è fatto promotore e che ogni estate coinvolge sempre più persone: Lo “Sbarco in Lombardia”. Si tratta di una traversata a nuoto del Po, dalla sponda emiliana a quella lombarda, per sensibilizzare l'opinione pubblica sull'importanza di un fiume pulito, balneabile, sano.
Di seguito pubblichiamo integralmente la lettera aperta al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.
LA LETTERA
Illmo presidente Giorgio,
Il primo problema per l’Italia è l’inquinamento.
Facciamo una proposta simbolica ma anche sostanziale e forse risolutiva di gravi problemi, della quale Lei potrebbe essere protagonista ed iniziatore decisivo.
Bilanciando la “giustizia” verso Berlusconi ha il potere e la possibilità,( con un atto di clemenza, di grazia, o di commutazione, bilanciamento… senza entrare nel merito diciamo, di un provvedimento autonomo di riequilibrio), di far uscire la nazione da antinomie insanabili. Nel contempo dare un grande esempio di positività, di un fondamentale e primario servizio civile entro la riabilitazione dell’ambiente e la salvaguardia del creato.
( Al di la delle attribuzioni di colpa, giudizio, condanna e riabilitazione o provvedimenti alternativi).
Dato che il bilancio delle opere del Cavaliere verso l’Italia è tutto sommato più positivo che negativo. Considerando: i successi nell’imprenditorialità in diversi ambiti, il dialogo e la cordialità con leader mondiali, forse l’aver evitato tentazioni totalitarie, una riconosciuta generosità di fondo… Mettiamolo alla prova per un grande, vero e controllabile servizio sociale alla comunità!
Gli affidi un incarico per la depurazione, la rinaturazione, la purificazione e la salute delle acque del Po, anche in collegamento e in funzione della vivacità e sanità di tutte le belle Vallate padane e del mare adriatico. E’ una cosa difficile e rischiosa. ( Salvare il Po è più importante e arduo che far vincere il Milan)
E’ un impresa immane, complessa, eppure doverosa e urgente. E’ possibile e voluta dalla popolazione ( almeno a parole anche da quasi tutti gli esponenti dei partiti nazionali ed europei); tuttavia manca un impegno convinto, consapevole e deciso, un coordinatore appassionato ( ci vorrebbe forse un plenipotenziario gesuitico-francescano).
Lei potrebbe essere ispiratore e promotore di questa iniziativa epocale che sarà esempio, criterio e stimolo per altre imprese di autentica ecologia umanistica, non solo animale e di sano sviluppo.
Naturalmente potrà dosare il provvedimento, allargandolo o delimitandolo in vista del pesante onere ( e l’aleatorio onore) dell’impresa comandata all’ex Premier, che dovrebbe concludersi entro il 2015. O almeno entro tale data aver inciso significativamente sulla qualità di vita dei fiume e delle persone, modificandone il destino di inquinamento e di morte.
Possiamo così valorizzare e sfruttare i talenti di Silvio anzichè logorarci in conflitti e in polemiche, sulla legalità, talora ideologizzati o futili, mentre l’ambiente brucia, frana o è pervertito.
Il tema rientra in quell’ ”emergenza uomo” che è il titolo del Meeting di Rimini dal 18 al 24 agosto.
Lei nella sua saggezza ha la facoltà laica e quasi religiosa ( come negli auspici del nostro “Sbarco in Lombardia” dedicato, a nuoto, del 6 agosto 2013) di scegliere e incentivare questa grande e nobile missione.
Cordialmente e gerontologicamente
Carlo Mistraletti con Hamilton Bravo e Corrado Marchetti
(Per l’Associazione SiPo )