Applicavano etichette contraffatte con date di scadenza fasulle per poter vendere tranquillamente carne scaduta. E non è tutto, sulle etichette era indicata l’Italia come paese di provenienza, quando invece la carne proveniva dall’Est Europa. Di questa grave frode sono accusati due dirigenti e un dipendente di una società di Piacenza che gestisce macellerie inserite in alcuni centri commerciali del nord Italia. Il caso è stato sollevato dall’Asl di Luino, in provincia di Varese, dove si trova uno dei supermercati in cui la società piacentina aveva installato una propria macelleria. Pare che l’allarme sia stato lanciato da una fonte anonima che ha contattato l’azienda sanitaria locale denunciando il fatto. Secondo gli inquirenti i dipendenti della ditta sostituivano le etichette originali su cui era indicata la data di scadenza ormai sorpassata e ne applicavano altre con una data ancora lontana a venire. In questo modo i clienti inconsapevoli e fiduciosi acquistavano carne scaduta da giorni. La polizia, in seguito ai controlli, ha sequestrato dal supermercato di Luino otto chili di carne. Ora si tratta di capire se il criminoso modus operandi venisse messo in pratica anche in altri esercizi gestiti dalla compagnia. Intanto per i due amministratori e per il dipendente l’accusa è di frode.