Sarà l'antico repertorio dei trovatori operanti alla corte pavese dei Malaspina il protagonista del concerto in programma sulla balconata di Pigazzano di Travo sabato 10 agosto alle 21.30: a esibirsi saranno i lettori dell'associazione “Spino Fiorito”, Adriano Sangineto all'arpa gotica e Francesco Rossi al bouzouki irlandese. Sarà una notte di San Lorenzo particolare quella che l'Appennino Festival, rassegna di valorizzazione dei repertori popolari delle Quattro Province e non solo, proporrà sabato 10 agosto alle 21.30 sulla suggestiva balconata di Pigazzano di Travo che si affaccia sulla Val Trebbia con “I trovatori provenzali alla corte dei Malaspina”: per l'occasione infatti l'associazione “Spino Fiorito” proporrà una silloge di letture tratte dai brani composti dagli antichi trovatori provenienti dalla Provenza e vissuti e prosperati nella corte di Oramala, nell'Oltrepo pavese. Ad accompagnare Sonia Doria, Sara Sacchi e Alessandro Betta saranno Adriano Sangineto alle arpe antiche e Francesco Rossi al bouzouki; è attesa anche la partecipazione di Maddalena Scagnelli al salterio e voce, Franco Guglielmetti alla fisarmonica, Gabriele Dametti al piffero e Nicola Rulli alla mandola.
Tornando invece al programma della serata, l'evento offrirà l'occasione di scoprire in maniera suggestiva, sullo sfondo della Val Trebbia, i testi composti dai trovatori medievali presenti in Val Trebbia e in Val Staffora alle corti malaspiniane e tradotti da Valeria Noli. Proprio lì infatti, più precisamente alla corte di Oramala nell'Oltrepo pavese, tra la fine del XII e l’inizio del XIII secolo si sviluppò la lirica trobadorica: tra le mura del castello iniziarono a risuonare i canti e le voci dei trovatori, poeti erranti arrivati dalla Provenza chiamati a celebrare i marchesi Malaspina e le dame della corte Selvaggia, Beatrice e Maria. I due cugini Guglielmo e Corrado (quest'ultimo ricordato da Dante come l’Antico nel Canto VIII del Purgatorio) diedero dunque vita a una corte d’amore, intorno alla quale gravitarono poeti e giullari, dame e cavalieri e nella quale si celebrò il joi, ossia la gioia d’amore, e si inscenarono i rituali del fin’ amor.
Ecco dunque la ricca e affascinante storia raccontata sabato 10 agosto dall’associazione “Spino Fiorito”, chiamata a proporre un viaggio attraverso le canzoni dei trovatori a partire dall’alba della poesia cortese fino ai poeti ospitati alla corte di Auramala, senza però dimenticare le rare e indimenticabili voci femminili e i diversi generi di una poesia ricchissima e sorprendente, che esplora tutte le sfumature dell’esperienza d’amore e gioca con i vari stili, dalla canzone classica alla pastorella, dal contrasto a due voci al canto narrativo.
Il tutto si terrà in una location suggestiva come la balconata della chiesa medioevale di Santa Maria Assunta di Pigazzano: l'edificio e il sagrato sono infatti posti su una terrazza panoramica che si affaccia sulla Val Trebbia e consente di vedere l'intera vallata. Il borgo fra l'altro merita una visita essendo già documentato nel XIII secolo sotto il dominio della famiglia Anguissola.