Incrementi medi di circa il 3-4% rispetto alle tariffe del 2011, sostanzialmente allineati al valore dell’inflazione nell’ultimo biennio. In Emilia-Romagna l’adeguamento delle tariffe ferroviarie scatterà dal primo agosto; riguarderà Trenitalia e i servizi Tper su rete Rfi (Rete ferroviaria italiana). “Un’operazione, questa, resa necessaria anche dalla grande difficoltà che sta attraversando il trasporto pubblico locale nel nostro Paese, a causa dei pesanti tagli dei trasferimenti statali avvenuti negli ultimi tre anni – spiega Alfredo Peri, assessore regionale alla Mobilità e Trasporti – . Va però sottolineato che in Emilia-Romagna quest’incremento si accompagna alla salvaguardia dei servizi offerti, che hanno subito riduzioni limitate, e al recupero di queste riduzioni con il ‘riposizionamento’ dei servizi su altre linee ferroviarie, dove la domanda è più forte”.
Qualche esempio: dal primo agosto, un biglietto di corsa semplice di seconda classe da Bologna a Ravenna (84 chilometri) passerà da 6,80 euro a 6,90 euro; da Modena a Rimini (149 chilometri) da 10.40 euro a 10.50 euro; da Piacenza a Parma (57 chilometri) da 5 euro a 5.10 euro. Un abbonamento mensile Ferrara-Bologna passerà da 56 a 58 euro; un annuale da Cesena a Bologna da 650 a 679 euro.
Il primo agosto si completa così il percorso per portare le tariffe ferroviarie alla cosiddetta “tariffa obiettivo”, che rappresenta il livello di riferimento comune per tutti i bacini del trasporto pubblico in Emilia-Romagna per attuare “Mi Muovo”. Un sistema che ha, tra i suoi obiettivi, l’integrazione tra i vari titoli di viaggio e l’allineamento dei costi del trasporto su ferro e su gomma. Già da alcuni anni “Mi Muovo” ha consentito agli utenti di avvalersi di tariffe integrate a condizioni più vantaggiose, soprattutto per abbonati e studenti, e quindi per chi utilizza in maniera sistematica il treno per i propri spostamenti.