Presente e futuro del jazz, Cigalini all’aeroporto con la leggenda Shorter

Il destino è importante, soprattutto nell’arte. E certi incontri possono cambiare la carriera di un musicista. Potrebbe essere il caso del sassofonista piacentino Mattia Cigalini, già noto al grande pubblico ma che oggi all’aeroporto ha avuto una sorpresa non comune: incontrare in fila d’attesa una leggenza vivente del jazz come Wayne Shorter. Anch’egli sassofonista e compositore americano, di origini afro-cubane, è considerato uno dei grandi nel suo genere, della generazione formatasi alla scuola di Coltrane. 
Il piacentino, reduce da alcuni concerti al Sud – come si legge sulla sua pagina Facebook – ha incontrato Shorter all’areoporto di Fiumicino e non ha mancato di fare una foto ricordo con lui. Chissà che, nel fare conoscenza, non gli abbia fatto ascoltare il suo ultimo disco “Beyond” e che abbiano parlato di una possibile, futura collaborazione. Tanto che, tra i commenti, qualcuno ha già scritto: "Presente e futuro del jazz". 

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