Omicidio via Degani, i vicini: “Giorgio parlava spesso di questioni di soldi”

Al 5 di via Degani la vita sembra essersi fermata, sospesa nel vuoto di un mistero ancora senza spiegazioni. Tutti gli occhi sono alle finestre, in un misto di trepidazione e timore per un potenziale assassino ancora senza volto. I vicini di casa di Giorgio Gambarelli, il pensionato 67enne trovato morto l’altra sera con la gola tagliata, sembrano non avere dubbi sul fatto che si sia trattato di un omicidio. “Giorgio era una persona riservata che non avrebbe aperto facilmente la porta al primo sconosciuto” dice Rosanna Bianchini, che alle 20 di sabato ha aperto la porta a Luisa, sorella della vittima disperata perché non riusciva a contattarlo dalla mattina. Giorgio doveva quindi conoscere bene l'aggressore se gli ha permesso di varcare la soglia di casa.

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L'ex fisioterapista in pensione passava il tempo assistendo volontariamente gli anziani e riceveva visite regolari dalla sorella, almeno fino a qualche tempo fa quando, a causa dell'emergere di un problema di cuore, i contatti si erano fatti più radi. Senza figli e separato dalla moglie, la vita dell'anziano era rimasta comunque movimentata. I vicini del piano di sopra riferiscono di averlo sentito parlare al telefono di “questioni legate ai soldi”. Che sia proprio il denaro il movente dell'omicidio è un'ipotesi su cui gli inquirenti indagano. L'autopsia prevista per martedì consentirà di risalire all'ora del decesso, un elemento fondamentale per il prosieguo delle indagini.