Si parla sempre più spesso di prodotti alimentari contraffatti e venduti come autentico made in Italy, sia in Italia che all’estero: una piaga che affligge l’industria alimentare al centro del libro “Cibo criminale”, scritto da Mara Monti e Luca Ponzi e pubblicato da Newton Compton Editori. Il volume – che presenta documenti inediti e si risolve in un’inchiesta shock – è stato presentato dal fidentino Luca Ponzi nella serata del 24 luglio al Melville di San Nicolò.
La mafia dei prosciutti, la bufala di mozzarella, l’olio sempre più lontano dal made in Italy, il racket dei formaggi inquinati, l’oro rosso, i cinesi e la camorra, le mani della criminalità organizzata sui fondi comunitari: sono solo alcune delle inchieste presenti nel libro.
«Oggi, sotto il profilo dell’agroalimentare è come se ogni italiano avesse aggiunto un posto a tavola per la criminalità organizzata: c’è un criminale che oggi sta seduto attorno a noi e che gode del fatto che paghiamo una parte di denaro in più rispetto a quanto dovremmo, a fronte di una qualità inferiore» ha dichiarato a questo proposito Pietro Grasso.
Una situazione incredibile messa sotto i riflettori dagli autori del libro: Mara Monti, giornalista bolognese per «Il Sole 24 Ore» e membro di IRPI (Investigative Reporting Project Italy), l’associazione italiana di giornalismo investigativo, e Luca Ponzi, giornalista presso la sede RAI dell’Emilia Romagna di Parma e autore di "Mostri normali: storie di morte e d’altri misteri", una raccolta di cold case avvenuti in Emilia Romagna dagli anni ’70 a oggi.