E' stato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale il decreto Balduzzi, il testo dell'ex ministro della Salute che obbliga le società sportive di dotarsi dell defibrillatore, l'apparecchio salvavita. Lo sottolinea in una note la madrina di Progetto Vita, Daniela Aschieri che da anni si batte affinché in tutti gli impianti sportivi piacentini e non solo, vengano installati gli apparecchi. A Piacenza sono 300 gli impianti, di cui 200 ne sono ancora sprovvisti.
Il testo riguarda la Disciplina della certificazione dell'attività sportiva non agonistica e amatoriale e linee guida sulla dotazione e l'utilizzo di defibrillatori semiautomatici e di eventuali altri dispositivi salvavita. All'articolo 7 la obbligatorietà da parte delle società sportive di dotarsi di un defibrillatore per la tutela della salute degli sportivi.
"Questa legge – scrive Aschieri – sancisce definitivamente l'importanza della presenza di defibrillatori semiautomatici sul territorio e possiamo senza dubbio dire che Piacenza è stato non solo pioniera in Europa ma anche promotrice dello sviluppo della nuova cultura della emergenza dell'arresto cardiaco, che un tempo era solo di competenza sanitaria. Nel 1998 i primi defibrillatori semiautomatici sono stati installati a Piacenza nelle 12 ambulanze di ANPAS e sulle pattuglie della Polizia di Stato, Municipale, Guardia di Finanza, Vigili del Fuoco e Carabinieri che sono stati i primi in Europa a attrezzarsi per la lotta contro l'arresto cardiaco.
I defibrillatori sono strumenti salvavita. L'obiettivo di progetto Vita Sport con INA Assitalia è quello di dotare gli oltre 300 impianti sportivi di un defibrillatore. Oggi ne mancano circa 200… Progetto Vita responsabile del progetto di defibrillazione precoce di Piacenza è a disposizione delle società sportive piacentine insieme al CONI di Piacenza per raggiungere questo obiettivo di sicurezza e salute pubblica".