Presso la sede di Africa Mission nel fine settimana si è tenuto un incontro di formazione per 25 persone provenienti da diverse parti d’Italia che in agosto vivranno un’esperienza di incontro con l’Uganda e in particolare con la popolazione del Karamoja.
9 giovani provenienti da Bucciano (BN), 12 adulti dalla zona di Urbino, 4 ragazze di Piacenza, hanno partecipato tra sabato 6 e domenica 7 luglio, nella sede di Africa Mission – Cooperazione e Sviluppo di Piacenza, ad un momento formativo finalizzato a preparate il viaggio in Uganda che si appresteranno a vivere nel prossimo mese di agosto.
I gruppi aderiscono a tre progetti diversi che il Movimento Africa Mission offre ai suoi sostenitori e a quanti siano interessati ad un incontro con la realtà Ugandese nella quale il Movimento piacentino vive ed opera da oltre 40 anni.
Il Progetto “Vieni e Vedi” al quale partecipano i giovani provenienti da Benevento; il progetto “Viaggi Missionari” al quale partecipano gli adulti provenienti dalla zona di Urbino, e il progetto “Kamlalaf” al quale aderiscono le 4 ragazze piacentine.
Tre modi diversi di vivere un’esperienza di vita in Africa, che hanno però un unico obiettivo: aiutare i partecipanti al viaggio a vivere un’incontro con la realtà dell’Uganda e in particolare del Karamoja, che li aiuti a “crescere in umanità” e li aiuti anche a guardare la propria fede di cristiani come una ricchezza da vivere e condividere, e capace di dare entusiasmo e bellezza alla propria vita.
Il momento formativo è stato tenuto dall’assistente spirituale del Gruppo di Bucciano, don Antonio Parrilo, che guiderà il “Vieni e Vedi”, da don Sandro De Angeli, assistente nazionale, che guiderà il “Viaggio Missionario”, e dal collaboratore Paolo Strona che guiderà il gruppo di “Kamlalaf”.
Durante i due giorni, si è riflettuto circa le motivazioni che spingono ciascuno al viaggio e del senso e significato della missione per un cristiano. È stata presentata la realtà Ugandese che si andrà a incontrare, e sono stati illustrati i progetti attivi in Uganda: dalla perforazione e riabilitazione di pozzi per l’acqua potabile alla promozione dell’educazione e alla tutela dell’infanzia, dal sostegno ad agricoltura e zootecnia locali alla sanità e all’aiuto a missionari e sacerdoti africani.
"È stata una esperienza davvero bella, – ha dichiarato il direttore di Africa Mission – Cooperazione e Sviluppo, Carlo Ruspantini. Sono momenti di vita come questo che rinsaldano e fanno crescere la famiglia di Africa Mission. Chi partecipa a questi momenti formativi abbassa le difese e scopre l’altro per quello che è: un fratello che ha le stesse attese, le stesse paure, gli stessi desideri di bellezza e di gioia. Sono questi incontri che don Vittorio ha cercato per tutta la sua vita e che noi, fedeli alla sua intuizione, continuiamo a portare avanti perché l’incontro con l’Africa, attraverso Africa Mission, sia un incontro con l’uomo e con Cristo che abita ogni uomo”.