I profughi in Consiglio, Dosi: “Soluzioni per tutti o per nessuno”

Seduta di consiglio comunale monopolizzata, quasi interamente nelle comunicazioni iniziali, dalla questione dei profughi. Anche perché gli stranieri, dopo aver trovato ospitalità nella sede di Rifondazione comunista, sono andati direttamente a palazzo Mercanti per farsi vedere fisicamente. Prima hanno manifestato davanti alle porte del Comune e in seguito si sono seduti in sala durante il Consiglio comunale, nei posti adibiti al pubblico. A intervenire sulla questione, naturalmente, il consigliere di Rifondazione, Carlo Pallavicini: "E' una questione umanitaria, non potevamo pensare di aver risolto la questione con un assegno" ha ribadito, chiedendo che l'amministrazione si attivi per trovare un alloggio a queste persone ora in difficoltà. Sono intervenuti sul tema anche i consiglieri Foti (Fratelli d'Italia), Tagliaferri (Pd) e Polledri (Lega Nord). 

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LA RISPOSTA DEL SINDACO: Il primo cittadino, sollecitato dai tanti consiglieri intervenuti, ha risposto alle questioni inerenti i profughi: "Paghiamo le politiche nazionale, che sono ricadute sugli enti locali – ha spiegato – riteniamo che dei 70 arrivati abbiamo trovato una sistemazione in Italia o all'estero. Di quelli ne sono rimasti 10. Di questi, per 5 c'è la possibilità di essere inseriti nel percorso Sprar, rete alla quale aderiamo e che garantisce l'ospitalità di 15 profughi e che da qui al mese di agosto possiamo mettere a disposizione". Sulle 5 persone che rimarrebbero fuori dalla prospettiva, ha detto Paolo Dosi, "Nessuno si diverte, sono situazioni drammatiche come tante altre che si rivolgono ai servizi sociali. Abbiamo il rifugio Segadelli, quello della Caritas e altre collaborzioni con associazioni assistenziali. Non riusciamo comunque a rispondere a tutte le esigenze perché il Comune è diventato l'imbuto di tutte le richieste". Infine, il sindaco ha chiarito: "Sappiamo che i margini sono questi. O riusciamo a trovare risorse, ma per tutti, o forme di collaborazioni con il volontariato. Per forza di cose temporanee". 

I profughi intanto restano nei pressi di palazzo mercanti in attesa di una soluzione. Politica e associazionismo – con Carlo pallavicini di sinistra per piacenza, Mohamed Arafat dei Sicobas e Paolo Maurizio Bottigelli di via Roma città aperta in testa – si stanno mobilitando per trovare una sistemazione temporanea alle vittime di questa emergenza umanitaria.