“Quando apriva la finestra, per anni vedeva questa chiesa”. San Giovanni in Canale, la stessa che ha scelto per l’ultimo saluto al mondo e nella quale in molti, questa mattina, sono arrivati per l’addio al professor Ferdinando Arisi, scomparso nei giorni scorsi all’età di 92 anni. Un esempio di impegno e professionalità, il noto critico e storico, che da sempre aveva fatto dell’arte piacentina la sua ragione di vita. Una carriera tutta spesa alla valorizzazione del territorio, come è stato ricordato durante le esequie, che si è tradotta in numerose pubblicazioni che rimarrano, oltre lui, a testimonianza del suo impegno. “Dopo tanti anni passati ad osservare il volto di Cristo nei dipinti – ha detto Don Lisoni durante l’omelia – ora avrà la possibilità di vedere quello reale”. Molte poi le autorità presenti, dal sindaco di Piacenza Paolo Dosi al presidente della Provincia Massimo Trespidi. Monsignor Gianni Ambrosio, che non ha potuto essere presente, non ha però mancato di inviare un messaggio ai familiari che è stato letto in apertura: “Gentilissima Famiglia Arisi, porgo le più sentite condoglianze per la mancanza del caro professore Ferdinando, mi unisco al cordoglio di tutti i presenti. Ricordiamo la sua competenza, la sua passione, il rigore scientifico unito alla capacità divulgativa nello studio dei beni culturali. Siamo riconoscenti per l'alto contributo di studio sui beni della Chiesa. Il vasto contributo che lascia lascia ci aiuterà a tenere vivo il ricordo delle sue qualità e del servizio che ha svolto per la nostra terra e per la nostra chiesa”, ha scritto il vescovo.
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Si terranno alle 9,30 nella chiesa di San Giovanni in Canale in viale Beverora (Piacenza), i funerali di Ferdinando Arisi noto critico d’arte piacentino morto martedì pomeriggio all’età di 92 anni. Stimato studioso, ha contribuito a portare e valorizzare gli artisti piacentini oltre i confini provinciali. Unanime è stato il cordoglio anche da parte delle istituzioni locali.