Sono piacentini gli studenti primi classificati nella quarta edizione del concorso nazionale “Storia e memoria”: cinque alunni iscritti alla 5A del liceo scientifico Respighi si sono posizionati con grande successo sul podio dell’iniziativa varata dal Liceo Scientifico “E. Fermi” di Bologna per l’Accordo di Rete “Storia e Memoria”, oltre che dalla Facoltà di Scienze della Formazione e dal Centro Internazionale di Didattica della Storia e del Patrimonio dell’Università degli Studi di Bologna. Il tutto in collaborazione con l'Ufficio Scolastico Regionale dell'Emilia Romagna e l’Istituto Storico Parri Emilia-Romagna.
Quest’anno il tema del concorso era dedicato alla “voglia di ricominciare”, e faceva riferimento al periodo storico del dopoguerra. I ragazzi del Respighi, guidati dal professore di storia e filosofia Giorgio Ferri, hanno realizzato l’elaborato “Enrico Mattei nella testimonianza di Italo Vallavanti”, dedicato al grande imprenditore, politico e dirigente pubblico Enrico Mattei, il fondatore dell’Eni. Grande la soddisfazione della preside dell’istituto, Alice Gardella, che ha sottolineato quanto il lavoro sia “molto serio: un lavoro su Mattei che interessa tutti noi cittadini. Serio non solo relativamente al repertorio storico ma anche per l’utilizzo della tecnologia in modo veramente innovativo.”
Dario Bellussi, Jacopo Pollini, Paolo Tagliaferri, Luca Vallavanti e Alex Vivaldo hanno prodotto un video della durata di 20 minuti, montato nell’aula speciale del liceo con l’assistenza del professor Manfredi. Seguiti dal docente di storia, hanno realizzato uno spaccato di vita economico sociale piacentina nel dopoguerra, durante la ricostruzione. La vicenda è stata ripercorsa e raccontata attraverso le memorie di un giovane di allora – Italo Vallavanti, classe 1932, nonno di uno degli studenti– che ha lavorato all’Eni di Mattei. I suoi racconti hanno come primo sfondo il territorio della provincia di Piacenza, nel quale si realizzano i primi tentativi e le prime esperienze di trivellazione (vedi Cortemaggiore) per la ricerca di gas metano e idrocarburi. La storia locale si espande poi nei racconti del protagonista incrociando la dimensione internazionale dell’Eni di Mattei, presente nel video attraverso spezzoni di reportage d’epoca. Dalla testimonianza del signor Vallavanti traspare netto il desiderio che ha mosso un’intera generazione nell’opera di ricostruzione e ripresa nel dopoguerra. Ma emerge anche l’entusiasmo per aver potuto seguire un progetto di ampio respiro come quello di Mattei con l’Eni e l’Agip, e di poter collaborare con una figura carismatica e trascinante.
Secondo gli organizzatori del concorso, il ricominciare può essere considerato come una metafora della storia nazionale. E’ tuttavia riduttivo interpretarlo solamente come esito d’insuccessi, perché esso dimostra anche che nel nostro Paese sono esistite risorse, una vitalità e una capacità d’intrapresa che, messe alla prova, hanno consentito la ripresa. Tra questi inizi, l’inizio emblematico, perché fondativo della nuova Italia, è quello avvenuto negli anni del secondo dopo guerra, in cui, alla ripresa della vita civile e democratica, si è accompagnata la ricostruzione economica e sociale, in un contesto in cui permanevano conflitti molto forti, non solo ideologici, ereditati dalla guerra appena conclusa. Il ricominciare per alcuni fu più difficile che per altri. Impossibile dimenticare i reduci dai campi di concentramento non solo della Germania, ma anche della Russia, gli ebrei sopravvissuti alla deportazione e gli esuli istriano dalmati. Dalla storia nazionale emerge quindi l’esistenza di un ricco panorama di risposte ai bisogni sociali attuate da uomini che, “dal basso” e “liberamente”, si sono messi assieme e hanno collaborato a costruire la storia del nostro Paese.
Alle spalle dei piacentini, s’è posizionato l’elaborato “Vivere è cominciare, sempre, ad ogni istante” del Liceo Statale “A.Volta – F.Fellini” di Riccione (Prof.ssa Paola Grossi). Terzo classificato “Noi non c’eravamo….le leggi razziali spiegate ai ragazzi” dell’Istituto Comprensivo N.8 – Scuola Secondaria 1°Grado “Guinizzelli – Carracci” di Bologna (Prof.ssa Giovanna Renzi) . Menzione speciale per “E una béla maténa…la libertà” del Liceo Ginnasio “V. Monti” di Cesena (Prof.ssa Giovanna Fedi) ; “L’attività assistenziale dell’Istituto Sacro Cuore di Città di Castello nel secondo dopoguerra” dell’IIS Polo tecnico “Franchetti Salviani” e Scuola Secondaria di 1°Grado “Alighieri Pascoli” (Prof.sse Federica Barni e Antonella Pirati) ; “C’era fermento e solidarietà. Aspetti del periodo 1945-1950 in Friuli Venezia Giulia” dell’ISIS “Bonaldo Stringher” di Udine (Prof. Giancarlo Martina) ; “Dall’inverno alla primavera nonostante la crisi”, del Liceo “Laura Bassi” di Bologna (Prof.ssa Maria Cuccia) .
Menzionata anche un’opera fuori concorso: “Giornale Storico “Sasso Marconi – Maggio 1945”, pubblicato il 25 Aprile 2013 su “Il Resto del Carlino” Edizione di Bologna. Liceo Scientifico "E.Fermi" di Bologna (Prof.ssa Antonia Grasselli).