Si torna a discutere in consiglio del bilancio comunale di previsione per il 2013. Oggi è la seduta degli ordini del giorno presentati dai vari consiglieri: sono diciannove e riguardano le tematiche più varie.
Tommaso Foti, di Fratelli d’Italia, ha parlato dell’opportunità di presentare al Consiglio una relazione dettagliata sull’intervento edilizio di Borgo Faxhall, particolarmente importante per la città. Dopo una breve discussione l’ordine del giorno è stato votato all’unanimità.
La collega di partito Erika Opizzi ha puntato i riflettori sull’Expo 2015 chiedendo che venga fornita al consiglio una relazione in ordine alle iniziative da assumere in vista di quello che si preannuncia uno degli eventi più importanti per l’Italia e, di conseguenza, vista la vicinanza con Milano, per il territorio piacentino, con relativa indicazione delle risorse economiche da investire. Ordine del giorno approvato col voto di tutto il Consiglio tranne quello di Carlo Pallavicini (Prc) ma che prima è stato oggetto di un’accesa discussione, con l’intervento del sindaco Paolo Dosi che ha annunciato a settembre una discussione approfondita e la costituzione di una commissione ad hoc. I consiglieri Marco Tassi (Pdl) e Tommaso Foti (FdI) hanno fatto “caldamente” presente che sarebbe il caso di non perdere tempo: l’occasione dell’Expo è unica, è un treno che non va assolutamente perso e non si pensi di avere affluenze come quella dell’adunata degli alpini senza mettere in atto strategie specifiche.
Giovanni Castagnetti e Gianluca Ceccarelli (Piacentini per Dosi) hanno presentato un ordine relativo all’opportunità di attuare procedure di riduzione dei costi per le spese postali: votato all’unanimità.
Il consigliere Paolo Garetti (Lista Sveglia) ha chiesto di valutare la possibilità di integrare nel triennio 2013-2015 le risorse destinate allo sviluppo economico intervenendo con una specifica progettualità in diversi settori. Ordine del giorno trasformato in raccomandazione.
Samuele Raggi (Idv) ha chiesto di porre in essere atti amministrativi per la trasformazione dell’area Pertite in parco urbano e di pensare ad un accantonamento di risorse destinate a tale fine.
Sull’ordine del giorno in questione la discussione è stata particolarmente accesa. Marco Tassi (Pdl) e Tommaso Foti (FdI) si sono dimostrati particolarmente critici sulla questione cercando di riportarla, a loro dire, nei giusti termini: è vero che c’è stato un referendum nel quale si sono espressi 30mila piacentini ma è altrettanto vero che finché l’area in questione non ha una destinazione chiara e definita sulla base di precisi pronunciamenti delle autorità competenti (il ministero della Difesa), «si sta parlando di aria fritta». Altra questione è quella legata al quantum in termini economici: quanto costerà ai cittadini tutta l’operazione?
Foti ha poi rincarato la dose facendo due numeri che in effetti danno un’idea chiara dei termini della quesitone: «C’è da rispettare il voto dei 30mila che si sono espressi – ha detto il consigliere di Fratelli d’Italia – ma c’è da tenere in considerazione anche il non voto dei 70mila che non si sono espressi».
«Bisogna che il Comune abbia un’idea chiara sul da farsi, valuti la proposta della Difesa e formuli una controproposta concreta» prosegue Foti, il quale poi pone all’attenzione del consiglio una riflessione senza troppi mezzi termini: «Quando si parla della Pertite bisogna sapere le cose altrimenti ogni discussione è inutile. Va saputo che quell’area è l’unica sulla quale si può fare la prova dei carri armati, e cioè è l’unica su cui si può svolgere l’attività che di fatto tiene in piede il Polo di mantenimento pesante nord».
La consigliera del M5S Mira Quagliaroli ha precisato che la bonifica dell’area in questione è in corso ed è a totale carico dei militari: «Quindi parlare di costi della bonifica è una scusa».
Guglielmo Zucconi (Misto) ha tirato le orecchie al Comune perché a suo avviso non è periodo per le false promesse o gli obiettivi poco chiari: «E’ ora che anche sul futuro dell’area in questione l’ammistrazione dica chiaramente cosa si può fare e cosa no, senza promettere soluzioni irrealizzabili».
Filiberto Putzu (Misto) ha ampliato il discorso sempre con riferimento all’utilizzo dell’area Pertite: «Trattandosi di una risorsa per tutta la città, si dovrebbe trattare il tema in modo ampio e senza pregiudiziali. E la variante al Prg resta a mio avvisto una soluzione sensata».
Dopo l’intervento di Putzu si è aperta la votazione e l’ordine del giorno è stato approvato con 20 voti su 23 votanti e 6 astenuti.
E’ quindi toccato ad Andrea Gabbiani del Movimento 5 stelle che ha presentato un ordine del giorno chiedendo la presentazione di un progetto unitario di riqualificazione del territorio ed incremento dei servizi al fine di far rientrare le frazioni nel comparto urbano.
Il sindaco Dosi, dicendo di non aver capito con precisione i confini dell’ordine del giorno, e ha chiesto che venga trasformato in generica raccomandazione.
Mirta Quagliaroli del M5S ha poi trattato il tema della raccolta dei materiali post consumo proponendo la riduzione della quota rifiuti indifferenziati predisponendo un piano di raccolta porta a porta e riciclo. Sul tema è intervenuto l’assessore Rabuffi che ha precisato quanto a Piacenza il porta a porta sia già una realtà ampiamente diffusa e ha annunciato che entro l’anno il porta a porta interesserà altri ottomila residenti. Ordine approvato.
Barbara Tarquini del M5S ha proposto l’adozione di forme obbligatorie di consultazione dei cittadini sui progetti di interesse significativo per il territorio.
«Il Comune ha già in essere progetti nei quali i cittadini e le associazioni hanno la possibilità di partecipare alle varie decisioni» ha risposto il sindaco Dosi, il quale ha poi sottolineato la disponibilità – che è già un fatto, ha detto – degli assessori e del sindaco stesso rispetto alle esigenze dei cittadini. «Il contenuto dell’ordine del giorno così come è formulato – ha detto il sindaco – è troppo rigido e imporrebbe all’amministrazione una serie di passaggi che allungherebbero i tempi a dismisura». E ha chiesto di trasformare l’ordine del giorno in raccomandazione. La consigliera Tarquini però non ha accettato.
Cristian Fiazza, del Pd, ha preso la parola sull’ordine del giorno proposto da Barbara Tarquili per fare un discorso ampio sui “grillini”; ampio e colorito, a dire il vero: «La trasparenza deve esserci a ogni livello – ha detto – e spesso i grillini vengono dipinti più coraggiosi di quello che sono. Bisognerebbe preoccuparsi di non prendere per il culo i cittadini». Qualche brusio tra i colleghi seguito dalle scuse di Fiazza: «Mi è scappato, scusate». Ordine del giorno bocciato, e il commento della consigliera Tarquini è stato sarcastico: «Riusciamo a mettere d'accordo questa sedicente destra e questa sedicente sinistra nel criticarci sempre e comunque, con attacchi anche personali sui toni e spesso senza nemmeno entrare nel merito delle nostre proposte».
Gli altri ordini del giorno proposti:
Carlo Pallavicini (Prc) ha proposto la redazione di una road map che porti alla piena pubblicizzazione del servizio idrico attraverso la gestione “in house”.
Filiberto Putzu del gruppo misto ha chiesto di porre in essere atti amministrativi per valorizzare le risorse presenti nel corpo di Polizia municipale.
Marco Tassi (Pdl) ha chiesto di porre in essere atti amministrativi per la ristrutturazione di 170 alloggi popolare (o parte di essi).
Massimo Polledri (Lega) ha proposto di utilizzare tutte le sedi opportune per la revisione del piano di accorpamento del servizio di emergenza (centrale del 118) che prevede la soppressione della centrale piacentina per trasferire le stesse mansioni a Parma.
I consiglieri del Pd Borotti, Cugini e Tagliaferri hanno posto l’attenzione sugli asili nido chiedendo di aumentare i posti convenzionati con enti non profit e chiedendo di non diminuirnel l’offerta.
Daniel Negri, sempre del Pd, ha proposto di valutare la possibilità di allineare a tre figli il diritto alla Family card, di incrementare lo stanziamento per i voucher di sollievo, di aumentare la soglia Isee a 20mila euro per il contributo al progetto “Primo anno in famiglia”.
Cristian Fiazza del Pd ha chiesto di valutare l’utilizzo di strumenti per garantire l’occupabilità dei soggetti svantaggiati attraverso la cooperazione sociale.
Giulia Piroli (Pd) ha proposto un ordine del giorno per esaminare la possibilità di creare all’interno della sede provinciale della Camera di commercio una sede unica per i servizi al lavoro e all’impresa.
Lucia Girometta del Pdl ha proposto il recupero delle aree militari (Polo di mantenimento, caserma Nicolai ed ex Pertite) prevedendo la partecipazione di un consigliere di maggioranza e uno di minoranza ai tavoli di trattativa.
Giovanni Botti del Pdl ha proposto di porre in essere atti amministrativi affinché Seta rispetti il piano industriale migliorando il servizio alla cittadinanza.
Andrea Paparo del Pdl ha chiesto di porre in essere atti amministrativi per impedire l’accorpamento della centrale del 118.