Maga Gemma e soci tornano in libertà. Non perché le accuse di truffa siano già decadute, ma perché il Gip ha ritenuto che, in attesa di processo, non ci sia necessità di custodia cautelare in carcere o agli arresti domiciliari.
Le indagini erano partite dal Tribunale di Frosinone che aveva emesso custodie cautelari nei confronti di una donna di 51 anni, di un foggiano di 40 e della compagna di quest’ultimo, 47 anni, in arte maga Gemma. Maga Gemma era già nota alle forze dell’ordine dal momento che già nel 2012 era stata arrestata per alcune truffe. Tutti sono residenti a Piacenza e a Piacenza erano stati arrestati anche se l’inchiesta era partita da Frosinone. I tre, infatti, avrebbero conquistato la fiducia di numerose persone in tutta Italia, credenti nella magìa, che a loro si rivolgevano per avere aiuto soprattutto in amore. Una volta iniziato il percorso "di guarigione" i tre avrebbero però cominciato a spaventare il cliente di turno parlando di malattie e altre tragedie in vista: in questo modo sarebbero riusciti a convincere i malcapitati a pagare migliaia di euro. Facendo pubblicità su riviste specializzate in esoterismo e magia ricevevano richieste di appuntamenti da tutta Italia. L’indagine era partita da Frosinone perché lì risiede la vittima che piu' di tutte ci avrebbe rimesso: 200mila euro. Per loro l'accusa è di associazione a delinquere finalizzata alla truffa aggravata.
Le due donne si trovavano agli arresti domiciliari, l’uomo in carcere in attesa di processo. Secondo il giudice per le indagini preliminari, però, sarebbero venute meno le esigenze preventive e cautelari: i tre presunti truffatori, dunque, sono stati rimessi in libertà.