Oggi l’Arma dei carabinieri compie quasi due secoli di vita, ricorre infatti il 199° Annuale della sua fondazione, avvenuta nel 1814 nell’allora Regno sardo piemontese. Quasi due secoli di storia in comune con la storia della stessa Italia. Celebrazioni in forma ridotta quelle di questa mattina: non la sfarzosa festa allestita nel cortile della caserma Paride Biselli, ma una cerimonia privata e semplice per rispettare le direttive del Governo in tema di Spending Review. Come ogni anno però, è stata anche l’occasione per tracciare un bilancio dell’attività dell’Arma. Lo ha fatto il comandante provinciale, colonnello Paolo Rota Gelpi, il quale commuovendosi ha comunicato che a breve lascerà Piacenza: "Lascio una terra stupenda che mi ha dato tanto sotto il profilo umano e professionale. Ringrazio i miei uomini e tutte le autorità che hanno reso questa mia permanenza ricca di soddisfazioni".
LA RELAZIONE
L’anno trascorso evidenzia un lieve incremento della delittuosità, in particolare della criminalità predatoria, furti e rapine, specie in abitazione, che hanno influenzato sensibilmente la percezione della sicurezza dei cittadini e suscitato un iniziale allarme sociale. Allo stesso tempo però consistenti sono stati i successi conseguiti dai carabinieri per fronteggiare i delitti, specialmente quelli più gravi, come le rapine, gli omicidi e gli episodi di grave violenza commessi in ambito domestico, o riconducibili a motivi passionali, che spesso vedono quali vittime le donne. A tal proposito, i reparti dipendenti, e per inciso le Stazioni, sono stati sensibilizzati ad una vigile prevenzione, in modo da comprendere con tempestività la valenza dei dissidi familiari e delle deteriorate relazioni, affettive o di vicinato, per scongiurare più gravi conseguenze.
In cifre: 20.264 servizi preventivi; 1.834 persone segnalate all’Autorità Giudiziaria quali autori di reato; 231 tratte in arresto, di cui 128 in flagranza di reato; 1.418 militari impiegati in servizi di ordine pubblico, mentre 16.271 sono state le chiamate pervenute al 112, alle quali si debbono aggiungere quelle comunque giunte direttamente alle Stazioni. Notevoli, inoltre, sono stati gli sforzi per garantire la qualità della vita, dalla salute all’ambiente, dalla sicurezza dei luoghi di lavoro alla tutela dei beni culturali. Molto attiva è stata l’attenzione dedicata alle fasce più deboli, grazie anche alle molteplici iniziative condivise con le amministrazioni locali, per sensibilizzare e orientare gli anziani e le persone sole sui modi, subdoli e vili, di presentarsi ed agire dei criminali.
Di assoluto rilievo è anche l’attenzione che l’Arma dedica al mondo della Scuola: caserme aperte a numerose scolaresche, il progetto di diffusione della “Cultura della legalità” voluto dal Comando Generale, per favorire la formazione di una solida coscienza civica dei giovani, il concorso denominato “Usiamo la testa”, indetto in seno al progetto divulgativo denominato “1^ Giornata provinciale dedicata alla diffusione della cultura della legalità”, riservato agli Istituti medi superiori della provincia.
Il comandante Paolo Rota Gelpi ha preso poi la parola per rivolgere un commosso addio alla città di Piacenza: “Forse non dovrei, ma in questo momento mi risulta difficile distinguere il piano professionale da quello più intimo. Io sono giunto alla fine della mia permanenza nella attuale sede. Probabilmente tra poco dovrò lasciare questo Comando e voglio manifestare tutta la mia riconoscenza alla popolazione di questa splendida terra ed alle Autorità che la rappresentano per la vicinanza che, sin dal mio arrivo, hanno sempre mostrato all’Arma, ed a me in modo diretto e particolare, in questi sei anni, in un quadro simbiotico di accettazione e di rispetto reciproco.
Con il Vostro consenso, senza retorica, intendo manifestare pubblicamente il mio più sentito ringraziamento a tutti i Carabinieri del Comando Provinciale, per avermi fedelmente e senza riserve sostenuto in questi anni di comando, nei numerosi successi, frutto di duro lavoro ripagato solo dai positivi risultati raggiunti e dalla riconoscenza dei cittadini, dovuti interamente alle vostre elevate qualità morali, personali e professionali, con l’esortazione a perseverare nel vostro concreto e diuturno impegno e fare sì che la comunità continui ad avvertire, nel vostro modo di proporvi e di assolvere alle vostre mansioni, il desiderio di servire sempre e al meglio la collettività”.
Oggetto: Il rammarico del sindaco Dosi per il cambiamento di sede del comandante dei Carabinieri Paolo Rota Gelpi
Il sindaco Paolo Dosi, appresa la notizia della conclusione della permanenza a Piacenza del comandante Paolo Rota Gelpi, colonnello dell’Arma dei Carabinieri, è stato tra i primi ad esprimere la propria gratitudine nei confronti dello stesso: “La sua presenza a Piacenza – afferma il primo cittadino – in tutti questi anni ha dato modo a me e a chi mi ha preceduto alla guida della città, di constatare il suo attaccamento al territorio e alla comunità piacentina. La sua preziosa collaborazione con l’Amministrazione comunale, laddove si è reso necessario, è stata indispensabile nel quadro di un’unità di intenti per far fronte ai problemi legati alla sicurezza della città. Anche a nome della Giunta, del Presidente e del Consiglio comunale esprimo il mio più vivo rammarico e la più sincera gratitudine, certo che saprà svolgere anche altrove, con lo stesso impegno e la stessa dedizione, il lavoro che ha portato avanti insieme ai suoi collaboratori, in questi anni di permanenza piacentina”.