Qualche giorno fa aveva esordito in Parlamento annunciando alle commissioni cultura di Camera e Senato un metodo di trasparenza e condivisione nelle sue proposte. Oggi l'appello di Massimo Bray si allarga al popolo di Facebook e Twitter, con il quale il neo ministro dei beni culturali e del turismo e' dichiaratamente in sintonia. E le risposte arrivano subito, a valanga. Con decine e decine di messaggi, postati in poche ore dagli operatori dei beni culturali e da quelli del turismo, lavoratori precari, studenti, imprenditori. Senza contare gli appassionati, come l'abbonata del Maggio, che gli chiede di salvare la storica fondazione lirica fiorentina dal 'braccio della morte'. Tra i tanti c'e' anche chi boccia l'esperimento, come Davide Valpreda: 'encomiabile, ma troppo dispersivo'. E un sos è arrivato anche dall'Archivio di Stato di Piacenza: 'Le priorita'? sarebbero innumerevoli, a cominciare da un aumento congruo del bilancio del derelitto Mibac; cio' potrebbe contribuire senz'altro all'aumento della nostra credibilita' internazionale'.
L'appello del ministro. Rispetta la sintesi dei 140 caratteri di Twitter: 'Ringraziandovi dei tanti messaggi, vi propongo di segnalarmi le priorita' che, secondo voi, dovrei affrontare nei primi mesi di lavoro'. Le risposte spaziano fra gli argomenti piu' vari, dal generico al particolare, dal patrimonio culturale di Napoli alla carenza di custodi nei musei, dal Maggio che muore a Firenze alle 'donne imprenditrici balneari' che chiedono la salvezza per gli stabilimenti minacciati dalla direttiva europea Bolkestein. Alcuni temi pero' ritornano con particolare insistenza, a cominciare dalla situazione delle fondazioni liriche italiane ('Ministro, firmate in fretta il Ccnl fondazioni liriche e riformate il sistema, la musica in Italia e' in ginocchio!') e dalla necessita' di un riconoscimento professionale pubblico per gli archeologi, argomento di tanti messaggi, cosi' come l'urgenza di nuovo personale per soprintendenze e musei, la valorizzazione delle imprese del turismo.
Da Napoli arriva la proposta di Angelo Cennano: 'Ogni azienda adotti un bene culturale e lo custodisca a sue spese (con detrazione fiscale). Alessandro Angelini punta sul sito per il turismo: 'far funzionare Italia.it potrebbe essere una buona partenza'. Giorgio Cazzaniga chiede di 'riportare i #musei italiani ai primi posti delle classifiche mondiali. Neanche uno nella TOP 10'. Su Facebook Vittorio Infante, torna sulla mancanza di custodi: 'E' una vera e propria emergenza che potrebbe essere tamponata con l'assunzione degli ultimi 184 idonei, le cui assunzioni sono autorizzate fino a fine 2013 dal decreto Salva Italia'. Martina Caragliano chiede di 'valorizzare la storia dell'arte, la sua funzione civile'. Monica Mafredini Cavaterra vorrebbe 'persone competenti a capo delle Fondazioni liriche' e propone 'un concorso per i candidati al ruolo di sovrintendente'. Antonio Braca chiede per i musei 'direttori responsabili che diano conto dei risultati'.