Secondo memorial “Livio Scotti”, in moto tra le colline piacentine

Il Moto Club Polizia di Stato – Delegazione di Piacenza “Livio Scotti” con la collaborazione dei Comuni di Castell’Arquato e di Morfasso, organizza per domenica 26 maggio la 2° edizione del Memorial “Livio Scotti”, evento a ricordo della figura del giovane agente di polizia Caduto in servizio. Il moto giro attraverserà la nostra provincia nei luoghi che hanno visto Livio combattere come partigiano nella Guerra di Liberazione e transiterà nel punto nel quale è avvenuto l’incidente che gli è costata la vita. Il pranzo è previsto alla Trattoria “Capoponte” di Castell’Arquato, alla presenza dei familiari di Livio e del Sindaco di Castell’Arquato; da lì rientro libero.

Radio Sound

Percorso: PIACENZA – CARPANETO – VELLEIA ROMANA – MORFASSO (sosta “aperitivo” in collaborazione con il Comune) – LUGAGNANO – CASTELL’ARQUATO (visita al Castello in collaborazione con il Comune e pranzo).

La quota d’iscrizione è di 28 euro che comprende la partecipazione alla giornata, l’aperitivo a Morfasso, la visita al Castello e il pranzo a Castell’Arquato, la quota in beneficenza a favore di RAID FOR AID e PROGETTO VITA.

Ritrovo alle 9 nel parcheggio retrostante la questura di Piacenza.

 

LIVIO SCOTTI

Guardia Ausiliaria di Pubblica Sicurezza in servizio presso la Polizia Stradale di Piacenza, deceduto in Servizio il 24 Maggio 1947 all’età di 23 Anni. E’ morto nei pressi di Castell’Arquato (PC), in un incidente stradale avvenuto durante un servizio di perlustrazione a bordo di una motocicletta, quando veniva a collisione con un’autovettura.  Livio era nato a Golese (PR) il 9 dicembre 1924 e durante il periodo bellico, dal 1° Luglio del 1942, aveva prestato servizio nella Regia Marina a La Spezia, sino  all’armistizio dell’8 settembre 1943.

Dal 1° ottobre del 1944 alla smobilitazione del 28 aprile 1945, ha fatto parte dell’Esercito Italiano di Liberazione, nelle fila della 141^ Brigata della Divisione Val d’Arda. Alla fine del 1945 Livio inoltrava domanda per entrare a far parte del Corpo delle Guardie di P.S. – l’attuale Polizia di Stato, che allora rivestiva ancora lo status militare – partecipando all’arruolamento riservato agli ex partigiani combattenti nella guerra di liberazione. Il 1° febbraio 1946 Livio entrava a far parte delle fila del Corpo delle Guardie di P.S. e veniva  destinato a prestare servizio presso la locale Compagnia Guardie di P.S. della Questura. Nel 1947 viene istituita – a livello nazionale – la Polizia Stradale, allora non specialità “autonoma”, ma incardinata nell’ambito della Questura, e Livio viene assegnato al nuovo settore. Il 24 maggio 1947, con turno pomeridiano 13:30–18:30, insieme ad altri due poliziotti, Livio viene impegnato in un servizio di vigilanza stradale in motocicletta, lungo la provinciale che porta a Lugagnano. Livio, in sella ad una moto Triumph targata Polizia 5488, assume il comando della pattuglia e la prima posizione nella fila delle tre motociclette in servizio. Verso le ore 15:30, mentre i tre motociclisti rientravano da Lugagnano verso Piacenza, giunti a circa due chilometri da Castell’Arquato avevano la strada sbarrata da una vettura Alfa Romeo 1750 Sport targata PC 11202 che, improvvisamente, svoltava a destra, tagliando la strada alla moto targata di Livio che la seguiva di alcuni metri. Livio, colto alla sprovvista, non riusciva ad evitare l’ostacolo e, dopo aver urtato l’auto all’altezza del parafango anteriore destro, cadeva violentemente a terra sbattendo il capo contro un palo del telegrafo. Il casco che indossava non bastò a proteggerlo e, a causa delle gravissime ferite al capo, decedeva dopo circa due ore presso l’Ospedale di Fiorenzuola d’Arda. Livio non aveva ancora 23 anni e mezzo. Nonostante il parere favorevole acquisito da diverse istituzioni circa il riconoscimento del decesso come dipendente da causa di servizio, alla Memoria di Livio non esiste alcun tributo: non una croce, una lapide, una medaglia o un ringraziamento alla famiglia. Quello che stiamo facendo è solo perché la Sua Memoria non cada nell’oblio…