“Non ci sono i soldi per rinnovare il contratto di lavoro scaduto da più di un anno ma si trovano i fondi per fare attività di promozione e comunicazione”. E’ questa l’accusa lanciata dalle categorie sindacali del settore agroalimentare di Piacenza (FLAI CGIL-FAI CISL e FILBI UIL), che, a proposito del Consorzio di Bonifica, continuano la mobilitazione per protestare contro il mancato rinnovo del contratto di lavoro: “E intanto la direzione dei consorzi di bonifica organizza ‘la settimana della bonifica’ per promuovere e far conoscere ai cittadini i servizi forniti dall’ente e presentare i piani di sviluppo e gli interventi per la riduzione dei rischio idrogeologico”. Il mancato rinnovo del contratto di lavoro ha già sollevato la protesta dei lavoratori del Consorzio, avviata ormai da molti mesi con il rifiuto a effettuare straordinari e ad adattarsi alla flessibilità di orario e che potrebbe culminare anche con uno sciopero, un’astensione dal lavoro di otto ore.
IL COMUNICATO
“Fino ad oggi – sottolinea Roberto Frigatti, Segretario generale aggiunto della Cisl di Parma e Piacenzai – in pieno accordo con i lavoratori, abbiamo gestito le forme di mobilitazione con grande senso di responsabilità, visto che negli ultimi trenta giorni il territorio piacentino è stato soggetto a persistenti ed eccezionali precipitazioni: sulla nostra regione sono caduti i 2/3 delle piogge che normalmente cadono in un anno”. “Ora che l’emergenza idrica è stata superata solo grazie al presidio a ciclo continuo sugli impianti ci accorgiamo che il nostro impegno e la nostra responsabilità per evitare che intere aree subissero allagamenti non sono serviti a modificare minimamente la posizione della Direzione Nazionale delle Bonifiche. Tanto è che la stessa Direzione, attraverso la propria associazione (Snebi), non solo ha ribadito l’indisponibilità a rinnovare il contratto nazionale, ormai scaduto da più di un anno, ma si è detta anche indisponibile a sottoscrivere un accordo limitato ad aggiornare i salari e gli stipendi all’inflazione”. Per queste ragioni, le categorie sindacali di CGIL CISL e UIL e i lavoratori dei consorzi di bonifica di Piacenza, in polemica con la promozione dell’annuale “Settimana della bonifica” in corso, vogliono far sentire la loro voce “delusi dal comportamento della direzione dell’ente che, da una parte, si senta portatrice di interessi collettivi legati alla salvaguardia del territorio e, dall’altra, resta indifferente alle rivendicazioni di quei dipendenti che lo stesso territorio tutelano”. Senza contare, viene fatto notare in aggiunta, che sovente la gestione degli stessi Consorzi è resa ancora più intollerabile dalle facili concessioni di consulenze e terziarizzazioni, troppo spesso molto più onerose e di gran lunga meno efficaci di una gestione diretta dei servizi.