Artigianato e credito alle imprese, Piacenza la più virtuosa in Emilia Romagna

Piacenza traino dell’Emilia Romagna per quanto riguarda il settore artigianale. Lo evidenzia l'analisi condotta da TrendEr, l'Osservatorio sulla micro e piccola impresa di Cna e Bcc, in collaborazione con l'Istat, sull'andamento economico degli artigiani emiliano-romagnoli nel secondo semestre dell'anno scorso. Presentata oggi a Bologna, la ricerca mostra che "le aree di crisi sembrano concentrarsi nelle province della Romagna, fatta eccezione per Ravenna, mentre le aree di maggior dinamismo sono quelle più a nord: Piacenza e Parma".

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Il fatturato delle aziende a fine 2012 è risultato positivo in media solo in quattro province su nove dell'Emilia-Romagna. Ma Modena e Ravenna hanno chiuso con progressi piuttosto lievi (tra lo 0,8 e lo 0,9%), mentre la crescita più decisa è avvenuta proprio a Piacenza che ha fatto registrare un +5%. All'opposto, Bologna fa segnare una leggera diminuzione (-0,9%), mentre una pesante caduta del fatturato si registra per Forli'-Cesena, Reggio Emilia e Rimini (rispettivamente -2,7%, -2,6% e -2,5%) ma, soprattutto per la provincia di Ferrara (-9,4%). Conferma una crescita notevole, anche sul lungo periodo, la provincia di Piacenza (+10,4%).

Piacenza al primo posto anche per quanto riguarda il credito fornito dalle banche alle imprese. Dal sondaggio Cna infatti gli artigiani continuano a segnalare la mancanza di liquidità soprattutto a Parma, dove il 55% degli intervistati dichiara che "e' molto difficile ottenere credito". Un allarme condiviso anche a Ravenna (nel 45% delle risposte), Reggio Emilia, Rimini e Forli'-Cesena (40%), Modena e Bologna (30%). Meno polemici con le banche sono invece gli imprenditori di Ferrara (solo il 10% denuncia il problema del credito) mentre a Piacenza nessuno ha dichiarato di essere in allarme.