Un salvadanaio pieno di noi a favore dei terremotati fa il pieno di consensi

Riceviamo dal Crer e pubblichiamo integralmente….

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…..Dall’Ufficio Stampa & Comunicazione

Del Comitato Regionale dell’Emilia Romagna FIGC -LND

Il successo della solidarietà

Presenti più di 1300 persone all’evento “Un salvadanaio pieno di noi”, organizzato dal Settore Giovanile e Scolastico regionale a favore dei terremotati dell’Emilia

 La data non è stata casuale. 19 maggio 2013. Praticamente un anno dopo la prima scossa del terremoto che a maggio 2012 devastò l’Emilia, accanendosi con particolare vigore sulle province di Modena, Ferrara e Reggio Emilia. Un giorno di scarto, ad essere precisi. Una distanza simbolica che è stata colmata concretamente dalla meritevole iniziativa “Un salvadanaio pieno di noi”, organizzata con successo dal Settore Giovanile e Scolastico dell’Emilia Romagna che domenica scorsa, allo Stadio Braglia di Modena, ha avuto il suo degno epilogo, dopo un percorso durato alcuni mesi. “Dopo il progetto “Forlì con L’Aquila”, a sostegno dei club terremotati abruzzesi – spiega infatti Gian Luca Cavazzuti, coordinatore regionale del Settore Giovanile e Scolastico Emilia Romagna – ci sembrava doveroso fare un progetto a favore delle società della nostra regione colpite dal sisma dello scorso anno. Concretamente ogni realtà sportiva giovanile dell’Emilia Romagna ha ritirato un salvadanaio, offerto dal Settore Giovanile e Scolastico della FIGC, attivando un progetto di educazione alla solidarietà a favore delle 20 società calcistiche più colpite dal sisma del maggio dello scorso anno. Gli adulti, dai genitori, ai dirigenti e agli istruttori, hanno sensibilizzato i bambini, durante un percorso di alcuni mesi, a donare liberamente e volontariamente un piccolo contributo abbinato a qualche gesto positivo della vita quotidiana e sportiva”. Non le multe per i ritardi agli allenamenti, per intenderci, ma un premio per un bel gol, una bella azione o un gesto di fair play, trasformato in un aiuto concreto a chi ne ha bisogno. Un’iniziativa meritevole che permetterà a 1700 piccoli calciatori emiliani di continuare a svolgere l’attività calcistica anche nella stagione 2013/14, quando le luci sul problema potranno essersi affievolite. Particolarmente toccante la cerimonia di domenica scorsa quando una delegazione di bambini delle venti società maggiormente colpite dal terremoto hanno ricevuto, sul campo da gioco dello Stadio Braglia, 210 salvadani consegnati nelle loro mani da ragazzini coetanei delle diverse società della regione che hanno aderito al progetto di solidarietà, reso possibile anche grazie al patrocinio del Comune di Modena e alla disponibilità del Modena F.C. che ha concesso l’utilizzo dell’impianto cittadino. “E’ stata una cerimonia commovente – racconta Cavazzuti – con i bambini delle società aderenti al progetto che hanno attraversato tutto il campo per consegnarli nelle mani dei bambini delle società terremotate. L’obiettivo era quello di educare alla solidarietà e credo che ci siamo riusciti”. Presenti all’evento, condotto dal giornalista Gianluca Grassi, la dottoressa Paola Francia, responsabile degli impianti sportivi di Modena e rappresentate per l’assessorato allo sport del Comune di Modena, una delegazione del Modena FC composta dal patron Roberto Casari, dal dirigente Antonio Caliendo e dal responsabile del settore giovanile Massimo Taibi, il vice presidente vicario del CRER, Dorindo Sanguanini, il presidente della Delegazione Provinciale di Modena, Tiziano Casari, il presidente della Delegazione Provinciale di Rimini, Domenico Magrini, il consigliere regionale di Rimini, Alberto Ceccarelli, quello di Ferrara, Vincenzo Ardizzoni, Marco Susanna, delegato regionale all’attività di base, Dario Massimini, delegato regionale per l’attività scolastica e tutti i collaboratori provinciali del Settore Giovanile e Scolastico dell’Emilia Romagna. Consegnato un premio speciale a Sofia Iotti, ragazzina della società Villa Verucchio di Rimini che si è aggiudicata il concorso per il disegno che ha meglio rappresentato l’idea di solidarietà. “Sono molto soddisfatto della manifestazione – afferma Cavazzuti – anche perchè, visto il periodo, ci aspettavamo numeri inferiori a quelli che ci sono stati. La partecipazione è stata infatti ampia e ci auguriamo che questo sia solo l’inizio di un evento che continui a ricordare negli anni quanto è successo a maggio dell’anno scorso in Emilia, affinchè tra le società possano instaurarsi rapporti duraturi di solidarietà reciproca”.