Un attivo unitario dei delegati per “fare un passo in avanti e invertire la rotta, a partire dall'occupazione”. Tornano ad una forte piattaforma sindacale e industriale unitaria i tre sindacati confederali Cgil, Cisl e Uil che hanno riunito insieme i delegati di tutte le categorie attive e dei pensionati nel salone Nelson Mandela presso la Camera del Lavoro di Piacenza, gremito con oltre 300 persone.
Obiettivo dell'assise, rilanciare l'azione sindacale e preparare una grande partecipazione per la manifestazione unitaria in programma sabato 1 giugno a Bologna, quando da Piacenza partiranno almeno 10. La mobilitazione si concluderà in piazza Maggiore con l'intervento dei segretari regionali.
Paolo Lanna, segretario generale della Cgil di Piacenza, Marina Molinari, segretario territoriale della Cisl di Piacenza e Massimiliano Borotti, segretario confederale della Uil erano tutti insieme dietro al banco della presidenza dell'assemblea che ha visto un'ampia partecipazione.
Nel corso della mattinata hanno preso la parola delegati che rispecchiano tutto il mondo del lavoro a Piacenza: metalmeccanici, lavoratori dell'edilizia e dell'agricoltura, pensionati, dipendenti pubblici e insegnanti solo per citare alcune delle “categorie” che hanno preso la parola. Al centro degli interventi, alcune parole d'ordine della ritrovata unità sindacale: “Creare lavoro, sviluppare equità. Meno rigore e più coesione per il rilancio del Paese”. L'assise – conclusa dal segretario regionale Cisl, Giorgio Graziani – ha preso le mosse dal documento unitario licenziato dai gruppi dirigenti di Cgil, Cisl, Uil che sono tornati all'unità d'intenti e di mobilitazione dopo anni di rapporti non proprio idilliaci. “La riforma del fisco è la riforma delle riforme – è stato detto ieri – deve mettere in tasca soldi ai dipendenti e ai pensionati e deve dare respiro alle imprese attraverso il cuneo fiscale con agevolazioni mirate a chi assume e investe”.
Anche l'aumento dell'Iva previsto per luglio è entrato prepotentemente negli interventi: “E' un elemento recessivo e porterebbe alla perdita del potere d'acquisto di lavoratori e pensionati”. Un potere d'acquisto che secondo i confederali si recupera attraverso la contrattazione e la riforma fiscale, ma anche con una vera lotta all'evasione: “L'evasione fiscale deve diventare un reato penale – è la proposta dei sindacati – non c'è più spazio per la politica dei furbetti”. La riunione unitaria è caduta nel giorno dell'anniversario del terremoto dell'Emilia-Romagna. “La scelta fatta dai terremotati, che ancora oggi vivono l'emergenza, è da subito stata chiara: mettersi insieme per affrontare insieme i problemi comuni. Sindaci, lavoratori pubblici, operai, imprese: non uno si è messo contro l'altro. Litigi e incomprensioni – ha detto Graziani in conclusione – possono esserci, ma tutti dobbiamo essere uniti per la ricostruzione”. Una ricostruzione delle politiche per il lavoro che passa dalla mobilitazione del 1 giugno a Bologna, che promette di vedere moltissime bandiere di Cgil, Cisl, Uil sostenute da lavoratori e pensionati piacentini uniti come poche volte prima.