Ius soli, F.lli d’Italia: “Nascere in Italia non dà diritto alla cittadinanza”

Contributo di bonifica, cittadinanza da attribuire con lo ius soli e raduno sinti. Fratelli d’Italia bussa alla porta del Comune chiedendo a gran voce, con una serie di mozioni, cosa intenda fare in ordine a queste questioni. Ne hanno parlato Erika Opizzi e Tommaso Foti. “Vogliamo chiedere al sindaco di dirci cosa intende fare a fronte dell’aumento del contributo minimo di bonifica da parte del consorzio stesso e sul fatto che la Regione non ha ancora restituito al Comune quelle opere idrauliche che insistono sul nostro territorio e per le quali i piacentini pagano oltre due milioni (che se fossero affidate a Iren si risparmierebbe”. Sulla cittadinanza agli stranieri:  “E’ giusto che il Consiglio si esprima sulla proposta di riconoscimento dallo ius sanguinis allo ius soli. Noi per contro riteniamo che il fatto di nascere in Italia non dia automaticamente a uno straniero il diritto alla cittadinanza italiana che è una cosa seria. Non è pensabile cercare scorciatoie. No a razzismo mascherato”. Infine sul raduno dei sinti che parte il 19 maggio:  “Raduno sinti? Ha poco senso continuare a volerla perpetuare, in ogni caso se non dà problemi di ordine pubblico non vedo perché fare polemica”.

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