Dopo le tappe del ricordo che hanno preso il via ieri e l’ altro ieri dalle zone teatro del disastro del Vajont, oggi il Giro è partito da un altro luogo simbolo del nostro paese, seppur per ragioni ben diverse.
La 13^ tappa della corsa rosa, la Busseto-Cherasco, è partita da Roncole Verdi, luogo natio di Giuseppe Verdi, il più grande compositore italiano del quale quest’anno ricorre il bicentenario dalla nascita. Numerosi i tributi in suo onore e anche lo sport non poteva fare a meno di celebrarlo.
Ma non solo, a Busseto è nato anche il Cardinale Carlo Caffarra, arcivescovo di Bologna ed ha vissuto a lungo lo scrittore Giovannino Guareschi, il papà di Don Camillo e Peppone.
La tappa di oggi, 254 chilometri, la più lunga del Giro, è pianeggiante con uno strappo a Tre Cuni, 712 metri, dove è fissato il GPM.
Besenzone, Cortemaggiore, Chiavenna Landi, San Nicolò, Rottofreno, Sarmato e Castel San Giovanni le località del Piacentino interessate dal passaggio della corsa rosa che toccherà sei province e tre regioni, Emilia Romagna, Lombardia (con un breve passaggio sul territorio dell’ Oltrepò pavese) e Piemonte.
Le vie cittadine interessate dal passaggio della carovana rosa e che sono chiuse al traffico dalle 10, sono: via Caorsana, via Cremona, via Emilia Parmense nel breve tratto fino a via Colombo, la stessa via Colombo, piazzale Roma, viale Patrioti, piazzale Libertà, via IV Novembre, Barriera Genova, via XXIV Maggio, Barriera Torino e via Emilia Pavese, fino al ponte sul Trebbia.
Il Giro d’Italia mancava da Piacenza dall’ 8 maggio 2011, era una bella ed assolata domenica quando la nostra città ospitò la seconda tappa (Alba-Parma) della 94 edizione della corsa, ricordata come il Giro del 150° dell’ Unità d’Italia. Il territorio cittadino ha salutato il passaggio dei corridori con una scritta lunga 50 metri “Piacenza Primogenita d’ Italia”, sullo Stradone Farnese.
Da registrarsi la tragedia, il giorno successivo nel corso della terza tappa, che ha visto la morte a causa di una caduta, del corridore belga Wouter Wejlandt. Portava il numero 108 che da allora è stato ritirato.
Cambiamo decisamente argomento e parliamo di Giairo Ermeti, ciclista dell’ Androni Giocattoli, professionista dal 2005, unico corridore piacentino, di S. Nicolò che ha approfittato, seppur in maniera "volante" per salutare i suoi fan e i suoi parenti.
Ermeti guidava un plotoncino di sette corridori che al passaggio da piazzale Roma erano avanti di circa due minuti rispetto agli inseguitori. Per non vedere assottigliare questo margine e per sperare di incrementarlo per recuperare qualche posizione, Ermeti non si è fermato ed è rimasto alla guida di questa squadriglia che, nel momento in cui scriviamo, aumenta il vantaggio nei confronti del gruppo: 12 minuti sul gruppone inseguitore in cui si trova anche la maglia rosa Vincenzo Nibali ma la tappa è ancora lunga.
La festa però c'è stata lo stesso nel paese del corridore piacentino e non sono rimaste deluse le numerose persone assiepate lungo la strada per vederlo passare. A salutarlo anche il sindaco, Alessandro Veneziani, a bordo di una vespa tutta rosa. Sempre rosa il negozio di biciclette Raschiani, addobbato con uno striscione, con nastri e palloncini ovviamente rosa che saranno di buon auspicio per il ciclista piacentino, impegnato nel recuperare qualche posizione nella classifica generale che, purtroppo, lo vede languire nelle retrovie.
Per la leadership e per la maglia rosa, al momento, prima delle montagne, è battaglia a due tra lo squalo dello Stretto, il messinese Vincenzo Nibali e l’ australiano Evans. Tra i due il distacco è rimasto invariato e di soli 41 secondi. Ma il terzo incomodo, a parte il colombiano Uràn, potrebbe essere il maltempo che potrebbe giocare un ruolo determinante.
Proprio le cattive condizioni meteo hanno fatto fuori un’ altra testa di serie come Bradley Wiggins , il britannico del team Sky, Oro Olimpico e vincitore dell’ ultimo Tour, che ieri è uscito fuori dalla top ten del Giro concludendo 13mo a 5 primi e 22secondi dal siciliano dell' Astana ed oggi non è partito da Busseto a causa del perdurare di un’infezione polmonare.
DIEGO COSTA MECCANICO PIACENTINO DI WIGGO – Wiggins, a bordo dell' ammiraglia del team Sky si è fermato a salutare il suo meccanico per tre anni, il piacentino Diego Costa che gestisce un negozio di biciclette in piazzale Roma. I due, assieme agli altri meccanici che erano a bordo dell' auto, si sono intrattenuti all' interno del negozio dove hanno assaggiato le prelibatezze della gastronomia piacentina e bevuto un bicchiere di vino buono.
Anche Mark Cavendish, al passaggio del gruppo è uscito per un attimo dai ranghi ed è andato a salutare l' amico Costa che nel suo negozio conserva i ricordi del suo passaggio nel mondo del ciclismo. In bella mostra nel negozio la maglia gialla conquistata da Wiggins lo scorso anno al Tour de France.
Il maltempo non ha certo giovato allo spettacolo di una tappa, quella di ieri, corsasi sotto la pioggia praticamente dall’inizio alla fine. Vedremo come andrà oggi. Per il momento un tiepido sole che faceva capolino tra una nube e l' altra, ha salutato il passaggio della corsa rosa.
All’ arrivo in Piemonte sarà vigente uno stato di allerta meteo con codice giallo, così come nella nostra regione. In una scala da 1 a 5, il giallo corrisponde a un 3.
Tornando alla gara, lo strappo finale del GPM farà da vero e proprio spartiacque e segnerà la differenza tra un velocista puro come Mark Cavendish, il vincitore di ieri, e un corridore più completo come potrebbe essere Luca Paolini (Katusha), Giovanni Visconti (Movistar) o Enrico Battaglin. Quest’ ultimo non ha nessun legame di parentela con il grande Giovanni Battaglin, corridore del passato e anch’egli originario di Marostica.